Marano, strade al buio: boom di furti e incidenti

Marano, strade al buio: boom di furti e incidenti
di Ferdinando Bocchetti
Domenica 14 Novembre 2021, 11:30
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Città al buio. Dal centro alla periferia, ormai da molte settimane, fioccano le segnalazioni di strade non illuminate. A nulla sono valse le sollecitazioni, le discussioni a mezzo social, le richieste di intervento ai vigili urbani e al personale dell'ufficio tecnico comunale. Nulla da fare. Il Comune di Marano - in dissesto finanziario e gestito da una triade commissariale dopo lo scioglimento del municipio per infiltrazioni camorristiche - non riesce nemmeno più a garantire l'ordinario, i servizi essenziali, come la pubblica illuminazione.

Protestano i residenti di via Castello Scilla, via Marano-Pianura, via Arbusto, via Case Criscio, via San Castrese, via San Rocco, via IV Novembre, dove negli ultimi tempi - come se non bastasse - si sono registrati furti e incidenti. Nella popolosa frazione periferica di via San Rocco, in un tratto ad alto scorrimento, nelle ultime 48 ore si sono verificati tre gravi incidenti stradali. Sinistri provocati dall'alta velocità, ma anche dalla scarsa visibilità. Due giorni fa, una donna che attraversava la strada è stata sbalzata da un'auto in corsa; ieri sera, invece, l'autista di un furgone ha distrutto uno spartitraffico lasciando detriti a terra per decine e decine di metri. La sicurezza non è garantita nemmeno in via Galluccio, dove due giorni fa sono state rubate alcune autovetture, e nel centro storico.
Le reazioni non mancano. «Con grande rammarico - spiegano gli attivisti di Potere al Popolo - abbiamo dovuto constatare che in queste ultime settimane non ci sono stati miglioramenti e che alcune zone sono totalmente abbandonate dalle istituzioni.

Le foto che abbiamo sono la dimostrazione dello stato dell'arte e, nel contempo, il grido d'allarme di un'intera comunità». E ancora: «Dobbiamo prendere atto che ancora una volta il dissesto finanziario viene fatto ricadere sulle spalle dei più deboli, dei luoghi più popolari e periferici della città, a dimostrazione della mancanza di volontà politica di imprimere un reale cambiamento». 

A rincarare la dose anche gli esponenti di Fratelli d'Italia: «ll 2021 - recita un passaggio di una nota diramata dal circolo locale del partito della Meloni - è il peggiore della storia della città di Marano. Il territorio è in condizione di assoluto degrado. La città è abbandonata su più fronti. Una città senza stimoli, senza idee, ci verrebbe da dire senza futuro. Gli uffici comunali ormai sono vuoti e quei pochi dipendenti presenti affrontano mille difficoltà per cercare di portare avanti una barca ormai alla deriva. La commissione straordinaria si è insediata ormai da quasi cinque mesi e nulla di concreto ha fatto, se non mettere ulteriormente in ginocchio una città oramai alla deriva. Le strade sono un colabrodo - aggiunge Teresa Giaccio, leader della locale sezione - l'illuminazione pubblica carente o assente. Sul fronte dell'evasione dei canoni idrici nulla è stato fatto e migliaia di litri d'acqua potabile, a cause delle continue falle agli impianti, vengono gettati al vento ogni giorno».

Critiche arrivano da più parti, ma anche per gli stessi partiti e le associazioni del territorio è difficile poter persino interfacciarsi con i commissari alla guida del municipio. Ad oggi solo il deputato Andrea Caso e il consigliere regionale Pasquale Di Fenza, entrambi originari di Marano, sono riusciti ad interloquire con i componenti della triade inviata dal ministero dell'Interno. 

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