Maturità 2023, seconda prova da Obama alle derivate: «È stata dura ma è fatta»

«Gli esercizi di matematica non erano facili, ora puntiamo agli orali»

Gli studenti all'esame di maturità
Gli studenti all'esame di maturità
di Gennaro Di Biase
Giovedì 22 Giugno 2023, 23:42 - Ultimo agg. 23 Giugno, 07:25
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La seconda prova tra le lettere di Seneca a Lucilio e Obama, tra derivate, globalizzazione e teoremi. È alle spalle, per gli studenti napoletani, uno dei momenti più temuti dell’esame di Stato 2023: quello delle materie specialistiche, con compiti scritti e quesiti a risposta aperta tarati sulle varie tipologie di liceo. Una versione di latino per i maturandi del classico e studi di geometria analitica per quelli dello scientifico. Poi prove di lingua e temi sulla democrazia o sulla pedagogia, a seconda degli indirizzi degli istituti. «È stata dura ma è fatta – sospirano i ragazzi – Adesso ci aspetta l’orale».

Il caldo ci ha sicuramente messo del suo, ieri, ma non è solo per quello che i maturandi partenopei sono sudati, al termine della seconda prova. «La versione di Seneca era una delle lettere a Lucilio – spiega Adriano Corradini, studente del Vittorio Emanuele – Trattava sostanzialmente della differenza tra il volgo e il saggio stoico, tra colui che vive di apparenze e chi vive di onestà e saggiamente. Non è stata una prova facilissima, ma comunque fattibile. Quando si traduce Seneca bisogna sempre essere capaci di riconoscerne il lessico e la filosofia». «La prova era d’inglese – commenta Annalisa Virgilio, indirizzo linguistico – e consisteva in due comprensioni del testo: un metodo di studio e l’importanza della memoria. Ho iniziato alle 8.45 e ho finito alle 13.30. Ci è stato anche richiesto di scrivere su una frase in cui Obama sostiene che gli uomini, per raggiungere gli obiettivi, debbano lavorare insieme e non singolarmente». 

«Io mi aspettavo di peggio – racconta Rosaria Di Maso, iscritta al Comenio, in Scienze Umane – Dovevamo elaborare un tema sulla scuola in relazione alla democrazia: era ben collegabile all’attualità, e ci siamo preparati molto su questi argomenti». «Gli esercizi erano tosti – commenta Fabrizio, iscritto allo scientifico – Uno riguardava un teorema che comprendeva le derivate, l’altro le probabilità. Poi quesiti sui limiti e un problema sulla geometria analitica nello spazio. Ce la siamo comunque cavata». «Sono soddisfatto – aggiunge Federico Vigliotta, liceo con indirizzo Scienze Umane – Ci siamo potuti collegare con Don Milani, che si presumeva uscisse.

Il tema era la globalizzazione. Mi aspettavo un testo più difficile. Ora ci aspetta la terza prova: l’orale. Personalmente, è quella che mi preoccupa di più: con lo scritto te le puoi cavare. Con l’orale c’è più soggezione. Sogno di fare il veterinario».

«La traccia mi è piaciuta – spiega la sua compagna d’istituto Aurora Esposito – sono riuscita a parlare di molti pedagogisti: da McLuhan a Montessori. Era un tema versatile. Ho scritto molto. Sono un po’ stanca ma va bene così». 

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«Io ho un indirizzo economico-sociale – argomenta Ilen Fattore – Nella traccia sul diritto è uscito il tema della globalizzazione: oltre ai nostri pareri personali ho aggiunto riflessioni sul diritto, su Latouche e sul concetto di decrescita felice. Insomma, ho cercato di esporre cosa fare per rendere la globalizzazione un evento che possa aiutare tutti, e non solo i Paesi ricchi. C’erano anche 2 domande a scelta tra 4: sul perché l’Italia sia una Repubblica democratica e sulla differenza tra decreto legislativo e decreto legge. Sono soddisfatta. Da grande sogno di fare la sindacalista», conclude con un sorriso giovane che sa di maturità. Come quella che lei e i suoi compagni stanno raggiungendo in queste ore. 

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