Piccole e medie imprese, boom napoletano: export a +16,4%

Piccole e medie imprese, boom napoletano: export a +16,4%
Sabato 24 Ottobre 2015, 11:54
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Secondo il rapporto di Confartigianato, nel 2014, l'Italia è al primo posto tra i Paesi dell'Unione europea per il maggior valore di prodotti delle piccole imprese esportati negli Stati Uniti (8,4 miliardi), a Hong Kong (3,8 miliardi), in Giappone (2,5 miliardi), negli Emirati Arabi (2,2 miliardi), in Corea del Sud (1,4 miliardi).



Fashion, food e furniture, le tre F del made in Italy, sono sempre le più apprezzate nel mondo. Nel primo semestre di quest'anno, infatti, a tenere alta la bandiera made in Italy nel mondo sono soprattutto i prodotti alimentari che, rispetto al 2014, mostrano un aumento del 6,7% del valore delle esportazioni. Bene anche i settori dei mobili (+5,7%), degli articoli in pelle (+4,5%) e dell'abbigliamento (+3,7%). L'80,1% dell'export delle piccole imprese si concentra in quattro regioni: in testa la Lombardia con il 24,9% (pari a 14.226 milioni di euro), Veneto con il 21,4% (pari a 12.249 milioni), Toscana con il 12,5% (pari a 7.153 milioni), Emilia-Romagna con il 12,2% (pari a 6.953 milioni) e Piemonte con il 9,0% (pari a 5.150 milioni).



A livello provinciale la migliore performance per le vendite all'estero di made in Italy proveniente dalle piccole imprese è quella di Alessandria che, tra il primo semestre 2014 e i primi sei mesi del 2015, ha visto crescere le esportazioni del 35,5%. Al secondo posto della classifica provinciale per il maggiore incremento di export si colloca Napoli (+16,4%), seguono Belluno (+14,4%), Treviso (10,5%), Torino (9,6%), Modena (9,2%), Salerno (9,2%), Vicenza (8,8%), Lecco (8%).



«I piccoli imprenditori sono campioni della qualità manifatturiera italiana e contribuiscono a mantenere in attivo la nostra bilancia commerciale» ha detto il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti. «L'Expo di Milano - aggiunge - ha potenziato la propensione delle imprese artigiane a lavorare sui mercati esteri.
C'è ancora molto da fare per rilanciare la nostra economia e rivitalizzare i consumi interni, ma i risultati che presentiamo oggi per l'export realizzato dalle piccole imprese devono richiamare l'attenzione del Governo: la Legge di stabilità ha aperto la strada che ora va percorsa con decisione soprattutto sul fronte della diminuzione del carico fiscale sulle imprese».
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