Napoli, carabiniere si finge pizzaiolo e salva mamma e figlia dal bruto

La folle corsa da Casoria a Cercola

Carabinieri
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di Giuseppe Crimaldi
Domenica 26 Novembre 2023, 00:00 - Ultimo agg. 27 Novembre, 07:25
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Non era la prima volta che accadeva, ma in quest’ultimo caso sarebbe veramente potuta finire male. E invece questa è una storia a lieto fine, soprattutto grazie all’intuizione di un carabiniere. Un 47enne di Casoria completamente ubriaco sequestra moglie e figlie piccole, le costringe a salire a bordo della sua auto e inizia una folle corsa rischiando di provocare una tragedia. Non è chiaro se il folle progetto dell’uomo fosse quello di provocare una strage: l’unica cosa sicura è che - grazie all’allarme lanciato con prontezza ai militari del comando provinciale di Napoli - il finale di questa storia è a lieto fine.

È solo l’ultimo capitolo di quella saga sulfurea che racconta di uomini che odiano le donne. Sulle scrivanie dei carabinieri non era arrivata mai nessuna denuncia.

Dunque, nessuna denuncia pendeva sul bruto arrestato l’altra notte grazie a un escamotage investigativo. 

Eppure i maltrattamenti che il 47enne infliggeva a moglie e figlioletta duravano da oltre un anno. Tutto ha inizio venerdì sera, quando l’uomo - residente a Casoria - raggiunge in auto moglie e figlie di 11 e 15 anni a casa della cognata e lui per riportarle a casa. L’uomo è ubriaco, i familiari se ne accorgono e gli chiedono se sia in grado di guidare. Lui farfuglia, ma mostra ancora una volta la sua indole violenta e le spinge nell’abitacolo, chiudendo le sicure. La cognata comprende la situazione drammatica e chiama il 112, lanciando un primo allarme. L’auto parte. Inizia così un lunghissimo periodo di terrore per le tre malcapitate. Ad ogni svolta, ad ogni curva il 47enne compie manovre azzardate, rischiando più volte di schiantarsi con l’automobile. La moglie urla, le bimbe piangono disperate, ma lui - imperterrito - prosegue nella sua folle corsa.

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Dopo la chiamata della cognata, l’operatore della centrale operativa dell’Arma attiva le ricerche: ma non sa con precisione dove si trovi il veicolo. A quel punto ha un’intuizione che si rivelerà determinante per la salvezza di tutti: contatta la moglie del violento, fingendo di essere il dipendente di una pizzeria: «Dove dobbiamo consegnare le pizze?», chiede. La signora comprende, e implicitamente fornisce indicazioni. Il carabiniere in centrale riesce a raccogliere le informazioni necessarie e guida le pattuglie. A scrivere il finale ci penseranno i militari della tenenza di Cercola, che bloccano la strada al 47enne. La moglie e le due ragazzine si liberano e fuggono, mentre l’uomo è fuori di sé. Prova ad aggredire moglie e figlie anche in presenza dei militari. L’intervento dura diverse ore, l’uomo viene fermato con molta difficoltà, anche grazie all’intervento del 118. Verrà portato all’ospedale del Mare e poi al carcere di Poggioreale. Dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia aggravati. Le moglie e le due ragazzine ricostruiranno in caserma un anno di vessazioni e sofferenze per un marito e padre padrone vittima a sua volta dell’abuso di alcol.

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