Abusivo nell'archivio storico di Napoli: sgombero per l'ex custode in pensione da 15 anni

Venti giorni per lasciare l'appartamento all'interno della struttura

Via l'ex custode dell'archivio storico di Napoli
Via l'ex custode dell'archivio storico di Napoli
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Mercoledì 24 Gennaio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 25 Gennaio, 07:21
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Entro venti giorni l'ex custode dell'archivio storico di Salita Pontenuovo dovrà lasciare l'appartamento all'interno della struttura che, secondo Palazzo San Giacomo, è occupato abusivamente a partire dal 2009, quando l'uomo è andato in pensione. La procedura rientra nell'ampio piano di sgombero dei beni comunali occupati «sine titulo» che nelle ultime settimane ha subito un poderoso impulso soprattutto sulla spinta delle richieste, sempre più pressanti, da parte della Corte dei Conti.

Si tratta di un appartamento che si trova all'ingresso della struttura e condivide con l'archivio solo l'atrio e un'area retrostante non destinata ad ospitare i volumi antichi.

L'ex custode, nel corso degli anni, ha anche cercato di avviare procedure per l'acquisto della casa ma, nonostante le interazioni avviate in passato con il Comune, è stato stabilito che non c'è mai stato un atto definitivo sulla possibilità di acquisto, per cui l'ex custode dovrà lasciare l'appartamento entro venti giorni altrimenti, così è scritto nell'ordinanza firmata lunedì scorso, si provvederà allo sgombero coattivo. 

A tutelare le ragioni dell'ex custode c'è un avvocato che ha prodotto la documentazione già presentata al Comune per chiarire ogni dettaglio della vicenda. Quegli incartamenti, però, non hanno convinto Palazzo San Giacomo che ha fatto partire il decreto di sgombero e ha anche puntualizzato che «con separato atto sarà richiesto di corrispondere l'indennità di occupazione nella misura del 100% dei canoni annui arretrati; che saranno addebitati, in danno, i costi a qualsiasi titolo sostenuti e connessi all'esecuzione coatta dello sgombero; che saranno addebitati i costi a qualsiasi titolo sostenuti per la rimozione o la regolarizzazione di eventuali abusi edilizi eseguiti dall'ex custode all'interno dei locali». 

L'archivio di Salita Pontenuovo, e la casa dell'ex custode, si trovano all'interno di un edificio storico, in parte risalente a un'epoca tra il 1300 e il 1600, del quale fanno parte anche una porzione della cinta muraria angioina e una torre, la torre San Michele che si trova in stato di profondo degrado. Sia i locali dell'archivio che le altre strutture storiche sono al centro di un progetto di restyling finanziato dal Piano di Sviluppo e Coesione.

All'interno dell'archivio sono custoditi importanti documenti sulla storia della città, dalle lettere autografe inviate da Giuseppe Verdi al sindaco di Napoli che gli chiedeva di occuparsi del Teatro San Carlo, alle carte di progettazione degli edifici storici della città. A Salita Pontenuovo è anche conservata una bandiera tricolore, sventolata durante le Quattro Giornate, ancora macchiata del sangue dei partigiani che persero la vita per liberare Napoli dall'occupazione nazifascista. 

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In tempi recenti, precisamente nel 2010, vennero riscoperti anche antichi affreschi nella zona che un tempo collegava la chiesa di San Gioacchino alla struttura che un tempo era ricovero per fanciulle povere. Quella zona è diventata un deposito nel quale, durante un sopralluogo, vennero trovati scatoloni, sedie a sdraio e biciclette appese alle pareti, proprio in mezzo agli affreschi. 

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