Una vera e propria onda di solidarietà verso la famiglia Pinto dopo la tragedia registrata a Barra, quartiere nella zona orientale di Napoli, lo scorso 8 febbraio. In poche ore Antonio e i suoi due fratelli si sono ritrovati orfani di entrambi i genitori ma parenti, amici e vicini di casa si sono subito dati da fare per non far mancare vicinanza e affetto e per aiutarli concretamente.
Nelle ore successive al dramma tante persone del complesso residenziale di Barra si sono mostrate caritatevoli verso i tre giovanissimi. Una prima campagna è stata lanciata attraverso i social network e, in particolare, Facebook. A muoversi sono stati Elisabetta Zonna del gruppo "Quelli del Rione Baronessa" e Luigi Caruso del gruppo "San Giovanni a Teduccio 80146".
Parte sempre dal web un'altra campagna solidale in favore dei fratelli di 13, 16 e 18 anni. Si chiama "Un aiuto alla famiglia di Antonio" ed è stata attivata sulla piattaforma GoFundMe da Alberto Molisso, papà di un amico di Antonio. «Molti genitori dei ragazzi degli amici di Antonio si erano attivati per predisporre delle donazioni dirette a sostenere la famiglia caduta in disgrazia. Ho ritenuto che il solo il passa parola non fosse sufficiente a sostenere l’iniziativa e ho promosso una raccolta fondi tramite la piattaforma gofoundme», evidenzia il promotore della campagna che aggiunge: «L’iniziativa di raccolta fondi per Antonio sta avendo grande successo grazie ai tanti amici che si sono attivati per contribuire e condividerla: dal mondo del nuoto alle varie scuole della Campania, ai vari gruppi di camperisti della Campania a intere comunità scosse dal tragico evento».
Quest'ultima iniziativa - raggiungibile a questo link - ha permesso di raccogliere già 4.600 euro in appena quattro giorni grazie a 173 benefattori. L'obiettivo è raggiungere la cifra di 30mila euro. «La solidarietà per questi ragazzi che si sono trovati soli al mondo è un gesto che spero possiate condividere con me e con tutte le persone che si sono attivate affinché possano continuare a studiare, a fare sport e a vivere dignitosamente», è l'auspicio dell'organizzatore.