Napoli, il degrado infinito di Piazza Cavour:
«Clochard fanno bisogni davanti a tutti»

L’accampamento dei senza fissa dimora intorno alla fontana del Tritone
L’accampamento dei senza fissa dimora intorno alla fontana del Tritone
di Antonio Folle
Martedì 7 Gennaio 2020, 19:55
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Un degrado inarrestabile e inaccettabile. Piazza Cavour è ormai da diversi anni precipitata in uno stato di abbandono incomprensibile se si pensa alla vicinanza, a poche decine di passi, del Museo Archeologico Nazionale, frequentato ogni anno da milioni di turisti provenienti da ogni parte del mondo. Con l'apertura notturna delle stazioni della Linea 1 - una iniziativa lodevole che offre ai senza fissa dimora la possibilità di ripararsi dal gelo all'interno delle stazioni - sono tornati i bivacchi dei senza fissa dimora attorno alla fontana del Tritone, conosciuta con il nomignolo di fontana "delle paparelle". Una decina di persone hanno creato, con coperte e cartoni, dei veri e propri mini appartamenti dove mangiare, dormire ed espletare bisogni fisiologici.
 

 

Al problema di una fontana storica deturpata, infatti, si aggiunge il problema del cattivo odore emanato dalle deiezioni. I residenti dei palazzi che affacciano direttamente sulla fontana e su piazza Cavour hanno più volte denunciato al Comune di Napoli e alla Municipalità l'abitudine, da parte dei clochard, di denudarsi ed espletare i loro bisogni fisiologici "a vista", incuranti del passaggio di migliaia di persone e, ancor peggio, incuranti dell'orribile spettacolo offerto agli abitanti della zona. 
 

Negli scorsi mesi, dopo le numerose denunce da parte dei cittadini, alcuni senza fissa dimora accampati intorno alla fontana - all'interno della quale vengono gettati avanzi di cibo e rifiuti - furono sgomberati dai servizi sociali del Comune di Napoli. Oggi la situazione è notevolmente peggiorata ma, almeno per il momento, non sembrano esserci interventi in programma. 

«Questa situazione va avanti da mesi - denuncia il consigliere della III Municipalità Gennaro Acampora - tra il rimpallo di responsabilità di Comune e Municipalità che non sono in grado di dare una risposta seria e concreta ai cittadini. Ogni giorno in quella piazza passano migliaia di persone, tra cui numerosissimi turisti diretti al Museo Archeologico Nazionale. Lo spettacolo offerto loro è indegno della città. Questo - prosegue Acampora - accade quando manca una seria programmazione degli interventi e quando manca una visione unitaria di città. Piazza Cavour merita rispetto e lo meritano anche i cittadini che vi abitano. Per questo speriamo che, al più presto, sia il Comune di Napoli che la III Municipalità comincino a mettere da parte feste e festini per dedicarsi all'amministrazione della città».

La presenza di un gran numero di clochard si è inevitabilmente tradotta in devastazione per i giardinetti che circondano la piazza. Alcuni clochard, infatti, trovano riparo tra le scalinate che costeggiano la fermata Museo della Linea 1 e i giardinetti circostanti. I resti delle loro baraccopoli, anche a causa delle croniche difficoltà di Asìa, giacciono abbandonati per settimane tra i cespugli, contribuendo a peggiorare l'immagine di una piazza che è forse il simbolo più evidente della scarsa attenzione all'igiene e al decoro della città da parte delle istituzioni.
Ormai sono in molti, a cominciare proprio dai cittadini che abitano a piazza Cavour, a chiedersi come sia possibile che un Comune che da sempre fa di ospitaltà, accoglienza e turismo il suo principale cavallo di battaglia, possa consentire la lenta e inesorabile agonia di un così importante e trafficato punto di accesso al centro antico. 

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