Delivery, Just Eat assume a Napoli: «Contratto per cinquanta rider»

La multinazionale: «Ferie e malattia, saranno dipendenti in piena regola»

Just Eat, 50 assunzioni a Napoli
Just Eat, 50 assunzioni a Napoli
di Valerio Iuliano
Sabato 8 Luglio 2023, 00:03 - Ultimo agg. 09:31
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Napoli capitale del food delivery. Aumenta l’offerta gastronomica in città, una conseguenza dei flussi turistici sempre a livelli record. La compagnia Just Eat, uno dei leader mondiali nel mercato della consegna di cibo a domicilio, ha deciso di ampliare la propria offerta con nuove opportunità lavorative per i rider. Sono 50 i corrieri che, entro il mese di settembre, entreranno in organico con un contratto di lavoro subordinato.

«A Napoli - spiegano dalla multinazionale del food delivery - sono già stati assunti oltre 130 rider inquadrati come lavoratori dipendenti ai quali è stato applicato il contratto nazionale del settore Logistica, Trasporto, Merci e Spedizioni, grazie all’accordo raggiunto nel marzo 2021 da Just Eat e le organizzazioni sindacali che ha permesso di arrivare al primo contratto collettivo aziendale per inquadrare i rider». L’elevato numero di ristoranti cittadini che si sono affidati al digital food delivery di Just Eat, oltre 1200, è una dimostrazione ulteriore dell’esigenza di potenziare la flotta di Just Eat.

«Napoli ha dimostrato nel tempo - spiega Daniele Contini, country manager di Just Eat Italia - un grande potenziale a supporto della crescita del food delivery e per noi questi risultati sono motivo di soddisfazione.

In linea con un percorso di crescita e di investimento in Italia, abbiamo deciso di potenziare e implementare il nostro modello di delivery con rider dipendenti, impegnandoci a garantire tutele e diritti per i nostri collaboratori. L’ampliamento della flotta a Napoli dimostra, ancora una volta, l’impegno di Just Eat nell’essere promotore di un modello che valorizza e mette al centro le nostre persone e i rider, prestando attenzione alle loro esigenze, sostenendo anche lo sviluppo del tessuto economico e sociale nei territori in cui operiamo».

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Il contratto offerto prevede l’applicazione di festività, lavoro straordinario, ferie, malattia, maternità/paternità. «La retribuzione - spiega Just Eat - segue le tabelle previste dal Ccnl con un compenso orario superiore a 9 euro sino alla maturazione di un’anzianità lavorativa della durata complessiva di due anni». A un salario orario di partenza di 8,75 euro si aggiungono i bonus per ordine e l’accantonamento del Tfr, oltre alle eventuali maggiorazioni per il lavoro supplementare, straordinario, festivo e notturno. «A Napoli, al momento, si cercano candidati che inizino con un contratto di lavoro a 10 ore settimanali, con la possibilità di aumenti delle ore contrattuali nei mesi successivi. Le ore lavorative vengono pianificate mediante un’app dove il rider dà la sua disponibilità per la settimana successiva e Just Eat, considerando la preferenza, procede alla pianificazione della settimana». Sono previste un’indennità a titolo di rimborso chilometrico per l’utilizzo del proprio mezzo per le consegne, ciclomotore o bicicletta, e l’applicazione piena delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza. In aggiunta alle coperture assicurative fornite dagli istituti di previdenza ed assistenza, a tutti i dipendenti sarà fornita un’assicurazione integrativa nel caso si verifichi un incidente grave sul lavoro. Ai rider neoassunti viene offerto un training dedicato con 12 ore di formazione base e specifica sulla professione e sul tema salute e sicurezza, «quali parti integranti del lavoro e regolarmente retribuite, insieme a una visita medica periodica di idoneità al lavoro».

La scelta di assumere i rider è stata adottata da numerosi brand di ristorazione. Hello Poke, Antica Pizzeria Da Michele, O’ Talebano, Ros Fried Chicken & Sauces Lab e Smesh Burger hanno deciso di affidare il servizio di consegna di cibo a domicilio a Just Eat «perché il modello di delivery scelto garantisce tutele e diritti ai rider, con un impatto positivo sulla qualità del servizio offerto ai clienti». «Abbiamo scelto di collaborare in esclusiva con Just Eat - sottolinea Eddy Pinto, proprietario di Hello Poke - per due motivi: il suo modello di delivery e la componente umana dello staff dell’azienda. A differenza degli altri servizi di delivery, Just Eat assume i suoi rider che possono lavorare più motivati perché tutelati, cosa che si riflette in positivo anche sull’immagine del ristorante». Gli aspiranti rider hanno la possibilità di avanzare la loro candidatura sulla pagina tematica di Just Eat.
 

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