Napoli, la mattanza dei pedoni: protesta contro i «pirati»

​Diciassette vite spezzate in pochi mesi: «Un piano sicurezza per fermare la strage»

La protesta
La protesta
di Melina Chiapparino
Lunedì 12 Febbraio 2024, 23:57 - Ultimo agg. 14 Febbraio, 07:27
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«Stop alla strage di pedoni a Napoli». È questo il grido d’aiuto che verrà lanciato alla manifestazione prevista giovedì, in via Foria, per sensibilizzare cittadini e istituzioni sul tema della sicurezza stradale. Dall’inizio del nuovo anno, nel perimetro urbano cittadino, sono stati investiti mortalmente già due pedoni e, negli ultimi 18 mesi, il numero di vittime travolte da auto o scooter mentre attraversavano la strada è allarmante. Si tratta, infatti, di 17 vite spezzate compresa Antonietta De Rosa, morta dopo essere stata investita da una Smart in via Foria, lo scorso 29 gennaio. Il punto in cui è stata ritrovata la 68enne napoletana, sbalzata al centro di due attraversamenti pedonali tra via Foria e via Duomo a causa dell’impatto violento con l’auto, sarà il luogo in cui si svolgerà il sit-in organizzato, il 15 febbraio, da Legambiente Campania in collaborazione con molte altre associazioni, tra cui Napoli Pedala. Un’iniziativa che comincerà alle 11 del mattino per rilanciare il tema della sicurezza urbana e della tutela di pedoni e ciclisti che impugneranno striscioni di protesta, rivendicando “una viabilità sicura”.

L’investimento mortale di Antonietta De Rosa, è stato uno dei quattro gravi episodi che si sono verificati nel giro di nove giorni, a fine gennaio. Prima di lei, infatti, lo scorso 23 gennaio, uno studente fuori sede di 21 anni, è stato investito mentre attraversava le strisce pedonali su corso Garibaldi e da quel momento è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale del Mare. Il giorno successivo, 24 gennaio, un 70enne napoletano è stato investito in via Cristoforo Colombo e, qualche tempo dopo, il 31 gennaio, un 52enne è stato investito in via delle Repubbliche Marinare. Entrambi gli uomini, inizialmente ricoverati con codici di massima urgenza, sono ora fuori pericolo ma gli investimenti, seppure di entità lieve, non si sono fermati. È il caso dei due episodi avvenuti lo scorso 8 febbraio, in via Vincenzo Arangio Ruiz, a Mergellina e in via Cilea, al Vomero. Il primo investimento ha coinvolto una donna mentre il secondo un uomo di origini straniere, sebbene nessuno dei due abbia necessitato del ricovero ospedaliero.

Facendo un piccolo passo indietro e risalendo al 9 gennaio scorso, risaliamo alla prima vittima di investimento mortale del 2024, il 72enne Francesco Esposito che stava attraversando corso Umberto I mano nella mano con sua moglie che, a differenza dell’anziano, è sopravvissuta all’incidente. L’emergenza legata al fatto che un semplice attraversamento stradale possa finire nel sangue e spezzare una vita è cominciata con Elvira Zriba, la 34enne di origine marocchina travolta da un centauro che correva a tutta velocità sul lungomare partenopeo, a fine agosto del 2022. La tragica morte della giovane che, otto mesi prima, aveva perso il suo unico fratello Mustafha investito mentre era in bici in via Montagna Spaccata, a Pianura, è stata l’inizio di una scia di sangue che conta, fino a oggi, 17 pedoni uccisi in strada. Poche settimane dopo Elvira, furono investiti, a settembre, Giuseppe Iazzetta in piazza Sannazaro e, a ottobre, Alessandra Navarro in via Piedigrotta. Entrambi i 62enni morirono in seguito ai traumi dell’impatto con un auto ed entrambi stavano attraversando sulle strisce pedonali. Due mesi dopo, a dicembre del 2022, perse la vita Gennaro Rubinacci, 82enne investito mentre attraversava via Bakù, a Scampia. La strage di pedoni è proseguita con giornate nere come quella del 10 agosto del 2023 durante la quale persero la vita il 77enne Giuseppe Cimmino, investito in via Marina e la 63enne Maria Caiazzo, investita su corso San Giovanni. Uno degli ultimi episodi del 2023, si è verificato a settembre in via Manzoni dove Maria Fiscante di 94 anni è stata travolta da un’auto guidata da un’altra donna, di 80 anni.

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Il piano di realizzazione degli attraversamenti pedonali rialzati, attuato dall’amministrazione comunale di Napoli, è stato un deterrente significativo. Per le associazioni e i comitati cittadini in protesta, però, il numero delle installazioni deve aumentare e coprire maggiormente il tessuto urbano.

Un’altra azione messa per fronteggiare la strage di pedoni, riguarda la campagna di sensibilizzazione con il progetto “Sii saggio, guida sicuro” attuato dal corpo di polizia municipale di Napoli comandato da Ciro Esposito. Un’iniziativa in collaborazione con l'Associazione Meridiani negli Atenei e scuole che prevede lezioni con la sezione Infortunistica della polizia stradale guidata da Joselito Orlando.