«Esiste un cronoprogramma? Una ipotesi di organigramma? Sono state redatte le procedure per l'assistenza ai trapiantati nel frattempo? Semplici domande, per oggi ci basta un si o un no ad ognuna di esse». La portavoce del comitato ricorda che «il presidente De Luca ormai quasi un mese fa ci ha rassicurato dicendo che si stava procedendo.
Il direttore generale dell'Azienda dei Colli, Giuseppe Longo, »non ha dato altre risposte. Il senatore Calabrò non ci ha fatto sapere più nulla della azione di catalizzazione di un processo risolutivo. Il rinvio a giudizio del consigliere di De Luca per la sanità ci preoccupa: è a lui che il presidente della Regione ci aveva indirizzati. Possibile - si chiede Dafne Palmieri - che le decisioni sulla vita dei bambini vengano prese per assegnare cariche e basta? Il tavolo tecnico promesso? Nulla di nulla...«. Con amarezza le conclusioni: »dicono che siamo maleducati. Si svegliassero a controllare il respiro dei figli ogni notte e poi verificassero se oltre due anni di prese in giro e lutti e smantellamenti non li indurrebbero ad alzare la voce«