Napoli: torna il caos al Cardarelli, due pazienti cadono dalle barelle

Napoli: torna il caos al Cardarelli, due pazienti cadono dalle barelle
di Melina Chiapparino
Sabato 6 Febbraio 2021, 00:00 - Ultimo agg. 16:00
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È caos al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli ritornato ad essere una barellopoli sempre più difficile da gestire. Negli ultimi giorni, la situazione è letteralmente esplosa con numeri record e la caduta di due pazienti scivolati dalle lettighe e finiti sul pavimento. Uno dei degenti per la caduta ha riportato la frattura di entrambi i femori ma nonostante la gravità dell’accaduto, basta guardare la scena che si presenta al pronto soccorso, per immaginare la sproporzione tra l’enorme numero di persone e lo sforzo dei sanitari costretti ad una gimcana tra le barelle per assisterli. Appena si varca la soglia dell’ingresso, al piano terreno della palazzina Dea, non si può fare a meno di notare il mare di lettighe sistemate in ogni angolo dei locali e, spesso, incastrate tra loro come fossero tasselli di un puzzle. Si tratta di aree non Covid, testate dai tamponi rapidi sui degenti. Ci sono ammalati nei corridoi, vicino la porta di ingresso e alcune notti, come quella tra giovedì e venerdì, si raggiunge persino la doppia e tripla fila di barelle. 

Per i pazienti più deboli e fragili, la lettiga è senz’altro una sistemazione più problematica rispetto al letto di un reparto sebbene, ad oggi, la parola “barella” si possa considerare superata. I letti tecnici in versione moderna sono dotati di sponde e rotelle con sistema di freni ma, evidentemente, non basta. La sera del 4 febbraio due ammalati si sono ritrovati a terra, sul pavimento dell’Obi, il reparto di osservazione breve intensa che fa corpo unico con il pronto soccorso del Cardarelli.

Un 61enne napoletano, residente a Barra e ricoverato da un paio di giorni per un problema urinario, è caduto dalla lettiga sulla quale era stato sistemato nell’area del pronto soccorso che è stata dedicata all’Obi, reparto che si sviluppa anche al piano superiore dell’edificio. L’anziano, precipitato dalla barella intorno alle 22.30, non si è più riuscito a rialzare da terra a causa di una doppia frattura scomposta di entrambi i femori ed è stato operato qualche ora dopo con il successivo trasferimento al Trauma Center. Nei documenti ospedalieri si legge di «una caduta volontaria» ma, in ogni caso, i familiari dell’uomo hanno riferito che il 61enne napoletano «deve aver perso l’equilibrio perché era in una condizione di debolezza e difficoltà motoria, infatti a casa veniva accompagnato al bagno e non soffre di alcun disturbo psichiatrico». A pochi minuti di distanza, sempre intorno alle 22.30, un altro paziente di 60 anni, sistemato su una lettiga nel reparto Obi sul piano al di sopra del pronto soccorso, è caduto, avvertendo un dolore alla spalla. L’uomo è stato sottoposto ad una radiografia ma, fortunatamente, la caduta non gli ha provocato alcuna conseguenza. 

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La sera del 4 febbraio scorso, quando i due pazienti sono caduti dalle lettighe, il numero dei degenti nel ps del Cardarelli superava quota 100. Si tratta di una cifra, per l’esattezza 120 persone, che comprende sia gli ammalati nel pronto soccorso che quelli nell’Obi, ovvero nel reparto di osservazione breve intensa suddiviso su due piani e indipendente da una seconda Obi, dedicata esclusivamente ai casi Covid. Numeri in crescita che si stanno modulando progressivamente su una media che va dai 140 ai 150 accessi al giorno in pronto soccorso. Numeri che, non si registravano da prima dell’esordio del lockdown a marzo, quando la media era leggermente inferiore ai 200 accessi al giorno che, con l’incalzare delle ondate della pandemia, furono più che dimezzati. Oggi, nonostante l’impennata dei contagi Covid, anche gli accessi ordinari stanno aumentando sempre di più. «L’ospedale deve rispondere a una doppia domanda assistenziale, i pazienti Covid e i non Covid entrambi in crescita in questo periodo per cui stiamo registrando un iperafflusso ma va precisato che non usiamo barelle- spiega Giuseppe Longo, direttore generale del Cardarelli- i nostri sono letti tecnici con sponde». Riguardo ai pazienti caduti dalle lettighe, il direttore fa sapere che «la direzione sanitaria ha disposto una indagine interna per accertare l’accaduto e che concluderà in breve tempo».
 

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