Napoli, pioggia di proiettili per uccidere il figlio del boss durante la festa scudetto

Feriti anche due amici e la fidanzata

Il luogo dell'omicidio
Il luogo dell'omicidio
Venerdì 5 Maggio 2023, 18:12 - Ultimo agg. 23:57
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Non c'entra con lo scudetto del Napoli, anche se avvenuto nel bel mezzo dei festeggiamenti, l'omicidio di Vincenzo Costanzo, il 26enne noto alle forze dell'ordine morto nell'ospedale Cardarelli, la scorsa notte, dopo essere stato gravemente ferito mentre era con la fidanzata e due amici, anche loro raggiunti dai colpi dei killer. Oggi sia il prefetto di Napoli Claudio Palomba, sia il sindaco Gaetano Manfredi, hanno voluto precisarlo: l'episodio, hanno detto, è assolutamente slegato rispetto alla festa. Il numero di colpi esplosi - sono stati trovati 7 bossoli - conferma, peraltro, che Costanzo non poteva essere vittima di un proiettile vagante, come inizialmente ventilato.

 

Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia Stella, il giovane era con i suoi amici e la fidanzata su una panchina di piazza Volturno quando i sicari, più di uno secondo un testimone, iniziano a sparare. I killer rivolgono la pistola verso il gruppo, puntando in basso. Il fragore delle pistolettate viene coperto dal rumore dei fuochi d'artificio dei tifosi. Costanzo, con precedenti per droga, viene raggiunto da più colpi, al basso torace e alle gambe. Si accascia e viene portato in ospedale, al Cardarelli, dove però muore dopo circa due ore. Nel pronto soccorso arriva un gruppo di suoi parenti che, saputo della morte, va in escandescenza, inveendo contro i poliziotti e colpendo con calci e pugni le porte di ingresso. Gli agenti, col supporto del reparto Mobile di Napoli, riescono ad allontanarli, ma una donna, nel tentativo di rientrare nell'ospedale, danneggia le porte scorrevoli e li aggredisce. Viene identificata e in mattinata arrestata con l'accusa di danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio.

Vincenzo Costanzo era figlio di Maurizio Costanzo e Nunzia Scarallo, il primo elemento di spicco del clan D'Amico di Ponticelli, la seconda sorella di Anna Scarallo, moglie del boss Antonio D'Amico, soprannominato tonino «'o sicc». A piazza Volturno i killer hanno ferito anche la fidanzata di Costanzo, 26 anni, l'unica incensurata, colpita alla caviglia (10 giorni di prognosi). Stessa sorte per Ciro Paolillo, 24enne, del quartiere Ponticelli, con precedenti penali, anche per tentato omicidio (15 giorni per una ferita al gluteo), e per Ciro Donzelli, 20 anni, anche lui di Ponticelli, con precedenti per rapina (rimasto ferito a un gluteo e alla gamba sinistra).

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