Napoli, poliziotto ucciso: il saluto
delle volanti e lo strazio del figlio

Napoli, poliziotto ucciso: il saluto delle volanti e lo strazio del figlio
Mercoledì 29 Aprile 2020, 12:02 - Ultimo agg. 14:47
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 «Senti, arrivano, ti prende zia che mamma non ce la fa». A parlare è la sorella di Pasquale Apicella al figlio più grande dell'agente morto a Napoli l'altra notte mentre inseguiva una banda di ladri in fuga. Le volanti stanno arrivando in massa sotto casa del collega, attese dalla sua famiglia. «Dove sta babbo?» chiede il bambino, 6 anni appena, agli zii mentre si intravedono i primi lampeggianti. «Babbo non c'è, sono venuti a salutare a casa di papà, hai visto? Ora ti fanno il saluto militare».

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È l'omaggio straziante fatto dalla Polizia di Stato ai familiari di Pasquale Apicella, il bambino chiama la mamma e le sirene accese tutte insieme solo appena riescono a coprire le urla strazianti della vedova, Giuliana, rimasta sola con i suoi due figli, l'ultima di appena 4 mesi.
 

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