Napoli, protesta a Bagnoli: «Rivogliamo il consultorio, un presidio essenziale»

Napoli, protesta a Bagnoli: «Rivogliamo il consultorio, un presidio essenziale»
di Oscar De Simone
Sabato 7 Marzo 2020, 14:02 - Ultimo agg. 14:11
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Un presidio sanitario indispensabile per il territorio di Bagnoli, da troppo tempo chiuso ed inaccessibile. Da quando le famiglie che occupavano l’edificio, dell’ex consultorio di via Enea, furono allontanate nel Novembre di due anni fa. 

Oggi i cittadini ed i comitati territoriali, chiedono la riapertura della struttura e la sua bonifica dall’amianto che ne decretò la chiusura. 
 


«È importante capire - affermano gli attivisti Eddy e Diana - come il consultorio ci possa aiutare in un momento di emergenza come quello che stiamo vivendo. Da più di un anno stiamo conducendo la nostra battaglia per riportare un presidio dell’Asl su un territorio che ne è scoperto. I cittadini sono costretti a spostarsi a Fuorigrotta e questo diventa impossibile per chi ha patologie gravi e supera i 70 anni. Oltretutto in queste settimane di emergenza nazionale, sarebbe fondamentale poter contare su un centro sanitario locale».

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Una struttura di cui tutti sentono la mancanza e che viene richiesta anche dalla X Municipalità che lo scorso anno, sembrava aver raggiunto un primo obiettivo. In una delibera infatti, dell’Aprile 2019, l’azienda sanitaria locale - dopo i confronti con gli amministratori territoriali - prevedeva la ristrutturazione e la riapertura dei poliambulatori. 
«Attualmente - dichiara l’assessore al welfare Costanza Boccardi - tutti i progetti sono fermi. Abbiamo fatto molti consigli sulla questione ed abbiamo insistito per aprire un tavolo - con i rappresentanti dell’Asl - in cui si parlasse delle criticità vissute dai cittadini del territorio. Nelle scorse settimane eravamo anche riusciti a stabilire dei punti da rispettare, ma siamo stati bloccati a causa dell’emergenza coronavirus. Speriamo che al termine di questo momento difficile, si possano velocizzare le azioni di intervento a tutela della salute dei nostri concittadini».

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