Napoli Est, protesta per la discarica di Barra e il comitato diffida Comune e altri enti

Cittadini e attivisti chiedono risposte per l'ex campo rom di via Mastellone

La protesta per la discarica di Barra
La protesta per la discarica di Barra
di Alessandro Bottone
Venerdì 5 Gennaio 2024, 18:00 - Ultimo agg. 6 Gennaio, 09:09
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Cittadini in strada per protestare contro il degrado della discarica a cielo aperto di via Mastellone a Barra, nella zona orientale di Napoli. Questa mattina residenti e attivisti hanno svolto un presidio davanti al distretto sanitario di via Gerardo Chiaromonte per chiedere interventi risolutivi all'emergenza dell'ex campo rom e risposte sulla questione ambientale di Napoli Est.

Il comitato bonifiche Napoli Est, quello civico di Barra, l’associazione Schierarsi e Medicina democratica tornano a denunciare la presenza di miasmi e puzza di bruciato intorno al sito che, in più occasioni, è stato coinvolto dalle fiamme. I roghi hanno peggiorato le condizioni del terreno a ridosso dell'autostrada sul quale insistono ancora cumuli di materiali di ogni genere e rifiuti da smaltire.

Quantità importanti che rendono particolarmente costosa l'attività di rimozione e smaltimento, oltre cinque milioni e mezzo di euro stando a quanto specificato dal Comune di Napoli che ha competenza sullo spazio.

«La nostra salute non va in ferie né ad agosto né a dicembre. Vogliamo sapere quando spengono le fumarole e mettono in sicurezza l'area», afferma Mariarosaria De Matteo di Barra R-Esiste che insiste: «La tutela della salute dei cittadini é prioritaria e Barra non si può morire avvelenati da fumi tossici per l'inadempienza delle istituzioni».

«La situazione é sempre critica, l'odore acre nei pressi della discarica su via Mastellone e davanti alle scuole é insopportabile», afferma Ciro Borrelli del comitato per la bonifica di via Mastellone, che specifica: «Abbiamo inviato tramite Maria Prisco, il nostro avvocato del comitato, una diffida all'Asl per la pubblicazione dei dati sul monitoraggio delle malattie perché dal 2005 non le aggiornano mentre Napoli Nord li ha aggiornati recentemente».

L'autunno scorso residenti e realtà del territorio sono stati accolti a Palazzo San Giacomo per affrontare l'emergenza dell'ex campo rom sgomberato nel 2021 proprio per un pesante incendio e interessato successivamente da altri roghi. «Sono passati più di due mesi dall’incontro. L’assessore all’ambiente si è impegnato a rispondere alle numerose richieste del comitato, prime tra tutte la necessità di un intervento risolutivo per lo spegnimento delle fumarole e la chiusura della strada per prevenire ulteriori sversamenti di rifiuti», evidenzia l'avvocato Maria Prisco che spiega: «Si tratterebbe di un intervento fondamentale affinché i cittadini possano preservare la propria salute esposta ogni giorno, da tempo, a forte inquinamento che può comportare gravi patologie. A ben sei mesi dall’incendio del luglio 2023, a parte la pulizia della strada di accesso, quali altri azioni hanno intrapreso il sindaco e la giunta per rispondere alla nostra richiesta?», si interroga la legale che chiede di conoscere e ottenere trasparenza sul lavoro dell'amministrazione comunale. 

La persistenza delle fumarole è diventata insostenibile per le migliaia di famiglie che abitano a ridosso della maxi-discarica di Barra. Circostanza ribadita dall'avvocato Prisco in una diffida inoltrata a istituzioni nazionali e locali, dal ministero alla Municipalità di Napoli Est. Chiesti interventi sullo spegnimento delle fumarole, sulla messa in sicurezza dell'area per evitare sversamenti, sul campionamento di aria e terreno e sulla più generale bonifica dell'ex campo rom. Nelle ultime ore il Comune ha provveduto a recuperare i rifiuti sversati illecitamente sulla strada di accesso al sito mentre l'agenzia regionale Arpac ha reso pubblici ulteriori dati grezzi sull'analisi della qualità dell'aria effettuata attraverso il laboratorio mobile installato proprio su richiesta dei cittadini.

Alla diffida ha replicato Sandro Fucito, presidente della VI Municipalità di Napoli, che, con una nota a enti e organi competenti, esorta i destinatari «alla immediata verifica della situazione in corso segnalata con l'esposto, ovvero il persistere di fumarole. Si richiede con l'occasione aggiornamento del tavolo operativo tenutosi in data 16/10/23 finalizzato all'avvio della risoluzione della criticità in tutti i suoi aspetti», scrive Fucito che, in risposta alla diffida del comitato, aggiunge: «Ci si riserva in altra sede l'approfondimento della liceità giuridica dell'azione di diffida rivolta a soggetto "non competente" per mezzi ed attribuzione statutaria quale la Municipalità per il danno conseguente alla percezione dei soggetti coinvolti in termini di inefficacia dell'azione della stessa o addirittura di colpa». Il presidente ha, quindi, evidenziato l'impegno di fronte alle istanze del territorio e la mancata specifica competenza della Municipalità rispetto alle problematiche esposte.

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