Napoli. Rapina all'Unicredit di Fuorigrotta, bottino record: 364mila euro

Napoli. Rapina all'Unicredit di Fuorigrotta, bottino record: 364mila euro
di Giuseppe Crimaldi e Nico Falco
Lunedì 4 Agosto 2014, 21:16 - Ultimo agg. 5 Agosto, 21:21
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Pistola in pugno, sono riusciti a farsi consegnare il denaro delle casse e quello contenuto nello sportello Atm. Attimi di terrore ieri pomeriggio nella filiale Unicredit di Fuorigrotta, dove i banditi, in tute da lavoro, sono riusciti ad entrare nella struttura dopo l’orario di apertura al pubblico ed a dileguarsi portando con sé un bottino da trecentosessantaquattromila euro.





Secondo le ricostruzioni della dinamica, i rapinatori hanno agito intorno alle 17, quando ormai nella banca, situata al largo Lala, erano rimasti soltanto i dipendenti. Un colpo probabilmente studiato da tempo, messo a segno con una tecnica simile a quella “del buco”: invece di spuntare dalle fogne, i malviventi hanno usato come via d’accesso una ludoteca i cui locali sono attigui a quelli della banca. Hanno atteso l’orario giusto, quando sapevano che non avrebbero trovato clienti all’interno della struttura e, sfondando la parete, hanno fatto irruzione nell’archivio della filiale.



Da lì, sono passati poi all’area delle casse. I dipendenti se li sono trovati davanti all’improvviso. Erano vestiti con tute bianche da lavoro, simili a quelle utilizzate dagli operai del servizio fognature; probabilmente le stesse divise li hanno “coperti” durante i lavori di scavo, permettendogli di passare per semplici operai alle prese con un intervento di manutenzione. Erano in quattro, armati, ma non è escluso che un altro componente della banda fosse nei paraggi, pronto a dare l’allarme all’eventuale arrivo delle forze dell’ordine. Davanti alla minaccia della pistola, i dipendenti della banca non hanno potuto fare altro che esaudire le loro richieste. Hanno consegnato il denaro contenuto in due casse e poi hanno svuotato lo sportello Atm.



Sull’accaduto indagano gli agenti del commissariato di Polizia San Paolo, che subito dopo l’allerta hanno avviato controlli specifici sul territorio alla ricerca dei fuggiaschi
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