Eliminare il rischio rappresentato da frane e smottamenti di pareti arenarie che in più parti circondano Ariano Irpino.
Il costone Sambuco è da sempre la minaccia più preoccupante, specie per il centro abitato di via Donato Anzani. Gli interventi finora messi in atto sono serviti a ridurre l'impatto dell'erosione atmosferica, del ruscellamento delle acque meteoriche sul costone e a regimentare la rete fognaria. Le relazioni dell'ufficio tecnico anche sulla regimentazione a valle delle acque e lo studio di fattibilità tecnica ed economica per un intervento di messa in sicurezza e riqualificazione del costone (inviato al Ministero dell'Interno nel gennaio del 2021) hanno sortito l'effetto sperato.
Al Comune di Ariano Irpino è stato assegnato un contributo di 1,999.830 milioni di euro.
Per poter dar corso agli adempimenti connessi e finalizzati alla realizzazione dell'opera, occorre effettuare una pulizia dell'area oggetto di intervento che attualmente è interessata da una folta vegetazione spontanea. La pulizia dell'area, infatti, si rende necessaria per effettuare il rilevo topografico plano altimetrico con ausilio di drone in ragione delle caratteristiche morfologiche del costone, avvalendosi di tecnici specializzati e abilitati a tale servizio. Di qui, l'approvazione da parte della giunta comunale di una perizia tecnica redatta dall'Utc e in particolare da Giuseppe De Lia, in qualità di Responsabile unico del progetto (Rup), denominata Lavori di pulizia parete, taglio piante e vegetazione infestante dell'area del costone di via Donato Anzani quartiere Sambuco.
La spesa prevista è di poco più di 21mila euro. Solo dopo si potrà comprendere come intervenire e con quale tempistica per mettere in sicurezza tutta l'area. Contemporaneamente l'amministrazione comunale deve definire anche altre questioni che interessano questa parte del centro abitato. Il riferimento è alla messa in sicurezza del costone Loreto, situato a poca distanza, alle strade di collegamento con via Covotti, via Domenico Russo, via Loreto e all'utilizzo del silos parcheggio realizzato già da alcuni anni, ma mai entrato in funzione per la mancanza dei servizi interni, tra cui gli ascensori e gli impianti di illuminazione e antincendio.
Per gli altri costoni, non meno interessati a lavori di messa in sicurezza e interventi idrogeologici, si è a buon punto per il completamento di iter tecnico e amministrativo, solo per fosso Madonna dell'Arco e contrada Accoli. Le incognite riguardano fosso Concoline, fosso Panaro, costone San Pietro e costone Sant'Antonio.