Gioielleria​ rapinata a Roma, colpo da 800mila euro in Centro: presi i 4 della «banda del buco». Recuperati 400 pezzi circa

Il blitz in Centro in via Bocca di Leone. A finire in manette i tre autori materiali del furto e una donna (complice)

Gioielleria rapinata a Roma, colpo da 800mila euro in Centro: presi i 4 della «banda del buco»
Gioielleria​ rapinata a Roma, colpo da 800mila euro in Centro: presi i 4 della «banda del buco»
Sabato 23 Marzo 2024, 07:23 - Ultimo agg. 14:30
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Sgominata la banda del buco che, nella notte tra il 2 e il 3 ottobre 2023, mise a segno un colpo da 800mila euro in una gioielleria in via Bocca di Leone, nel centro di Roma. Sono otto le misure cautelari emesse dal gip del Tribunale di Roma - ed eseguite questa mattina dai carabinieri della stazione di Roma San Lorenzo in Lucina - nel corso del blitz scattato all'alba insieme al sequestro preventivo di beni per 120mila euro. Gli indagati sono otto, cinque uomini e tre donne, con diversi ruoli nella banda.

Banda del buco, gli arresti

 

Tre uomini sono gravemente indiziati di furto aggravato in concorso nella gioielleria, e sono finiti in manette, una donna per ricettazione della refurtiva e riciclaggio e gli altri quattro, due uomini e due donne, per ricettazione della refurtiva.

L'indagine dei carabinieri, durata circa tre mesi, è partita dopo il furto da film commesso grazie a un buco aperto nel muro, attiguo al negozio.

Roma, banda del buco in Centro: colpo grosso in gioielleria. Rubati oro e preziosi

Una volta dentro i banditi hanno aperto la cassaforte contenente gioielli per un valore complessivo di circa 800.000 euro. Le indagini sono state svolte grazie a servizi dinamici e attività tecniche di geolocalizzazione e intercettazione telefonica. Dei tre uomini arrestati, autori materiali del colpo, due si occuparono di entrare nel negozio praticando un buco nella parete confinante con un piccone e di aprire la cassaforte con la fiamma ossidrica mentre uno, finito ai domiciliari, faceva da palo. Gli investigatori hanno ricostruito minuziosamente non solo il percorso di avvicinamento fatto dagli stessi il giorno del furto attraverso l'analisi integrata di ogni telecamera utile presente nell'area ma anche i sopralluoghi eseguiti nei giorni precedenti. Tra gli arrestati ci sono un 65enne romano, già coinvolto in indagini per furti in appartamenti e gioiellerie portati a termine con la 'tecnica del bucò e con l'utilizzo di fiamma ossidrica nel 2004 in una villa a Porto Cervo, nel 2006 in una gioielleria di Terni, nel 2016 e 2020 in appartamenti a Roma, e due fratelli romani, di 57 e 55 anni, il primo esperto nel settore delle serrature e già noto perché coinvolto in analoghe indagini e il secondo incensurato, insospettabile. 

 

IL RECUPERO DEI GIOIELLI

Circa 400 pezzi, tra gioielli, pietre preziose, brillanti, orologi di valore, sono stati recuperati dai carabinieri nel corso delle indagini. In parte sono stati riconosciuti dal proprietario della gioielleria mentre per gli altri proseguono gli accertamenti dei Carabinieri per risalire ai proprietari ai quali poterli restituire. I gioielli sono stati rinvenuti nel corso delle 13 perquisizioni disposte dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, che ha diretto l'indagine e coordinato il gruppo specializzo della procura di Roma che si occupa di reati gravi contro il patrimonio. Nella stessa circostanza sono stati rinvenuti una ingente e sofisticata strumentazione tecnica di alto livello, chiavi rudimentali autocostruite e diverse centinaia di chiavi da duplicare (grezze), attrezzatura idonea alla fedele riproduzione di qualsiasi tipo di chiave cilindro europeo incluso, fiamme ossidriche, piedi di porco, endoscopio auricolare wifi (telecamera di piccole dimensioni utilizzata per ispezionare l'interno delle serrature), 15.000,00 euro in contanti, ventose di grosse dimensioni idonee a trasportare pesanti lastre di cristallo e parte dell'abbigliamento indossato durante i sopralluoghi e il furto nella gioielleria di via Bocca di Leone. Su richiesta della procura di Roma, il gip ha disposto il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di monili e gioielli di elevatissimo valore, nella disponibilità degli indagati, in quanto sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati, rinvenuti dai Carabinieri e sottoposti a vincolo reale, per un valore pari a 120.000 euro.

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