Regione: la sfida delle risorse
A Napoli 35 milioni, a Salerno 16

Regione: la sfida delle risorse A Napoli 35 milioni, a Salerno 16
di Pietro Treccagnoli
Giovedì 3 Novembre 2016, 08:55 - Ultimo agg. 10:55
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Un poco se le sono chiamate le polemiche a Salerno, legando l’annuale rassegna delle «Luci d’artista» al tema delle «Mille e una notte». Perché attorno alla lampeggiante idea varata nel 2006 da Vincenzo De Luca sindaco, e ora presidente della Campania, si sono scatenate proprio le mille e una notte. Salernocentrismo, Vincenzo pro domo sua? Il governatore dalla sua stanza di Palazzo Santa Lucia a Napoli ha tirato fuori dal paniere dei finanziamenti europei Poc (acronimo che sta per Programma Operativo Complementare) destinati ai beni e alle attività culturali ben tre milioni per illuminare la città di Arechi dal prossimo weekend fino al 22 gennaio, due mesi e mezzo sotto i riflettori, le lampadine, e sopra la ruota panoramica di piazza Concordia a rivaleggiare con il London Eye, senza il Tamigi ma con il Golfo da ammirare. Tre milioni su 82, più altri 19,5, per un totale di 101,5 sparpagliati per tutta la regione. Nell’ambito della distribuzione dei fondi sono previsti dodici itinerari turistico-culturali campani da finanziare dietro presentazione di un progetto. Le «Luci d’artista» fanno parte di questo blocco, mentre mancano all’appello ancora gli altri undici.

Nessuno si è ancora fatto avanti. Ma nella spartizione del ricco gruzzoletto rientrano pure i finanziamenti a istituzioni culturali (teatri, fondazioni, festival, siti da valorizzare per trasformarli in attrattori turistici) e questa suddivisione attrae il grosso della cassaforte Poc. Le polemiche si sono concentrate non tanto (ma anche) sulla qualità degli eventi (a cominciare proprio dal fiore all’occhiello di De Luca), quanto sulla sproporzione di certe scelte (a cominciare proprio dalle «Luci» salernitane). Di fatto tutta la provincia di Napoli è stata finanziata con oltre 35 milioni di euro (più avanti andremo nel dettaglio), mentre quella di Salerno con 16 (sei solo al capoluogo). Apparentemente i numeri potrebbero anche tornare, ma i più pignoli sono soliti accanirsi sul particulare. Di certo siamo lontani da una Napoli che, come negli anni passati, fa da Asso Pigliatutto.


Una riequilibratura nella marcia c’è stata. Secondo qualcuno eccessiva. Tra l’altro, già da tempi non sospetti De Luca denunciava, con i suoi modi usualmente spicci, un Napolicentrismo. Lo faceva a sindaco, quattro anni e mezzo fa, quando discuteva della gestione dei fondi strutturali europei. La disfida viene da lontano, quindi. «La Regione Campania» insisteva De Luca sindaco «non può essere una circoscrizione del Comune di Napoli. È necessario che si valorizzi tutto il territorio che confluisce all’interno della Regione. Va bene la Coppa America o le scogliere usa e getta, ma bisogna fare un riparto equilibrato delle risorse su tutto il territorio».

Adesso che il pallino è nelle sue mani sarebbe stato fatto un riparto senza forzature geografiche.

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