Ruota panoramica a Napoli, stop ai lavori: c'è il no della Sovrintendenza

Il responsabile dell'impianto: "Di fronte alle polemiche abbiamo deciso di fermarci"

I lavori di montaggio della ruota panoramica nel porto di Napoli
I lavori di montaggio della ruota panoramica nel porto di Napoli
di Paolo Barbuto
Giovedì 15 Dicembre 2022, 22:59 - Ultimo agg. 17 Dicembre, 09:11
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Ieri, in tarda mattinata, gli operai che stavano montando la ruota panoramica all’interno del porto di Napoli, sono stati fermati. È stata la stessa ditta che allestisce la struttura a prendere la decisione: troppa tensione, troppe polemiche e, soprattutto, la decisione della Soprintendenza di chiedere ulteriori approfondimenti visto che il parere, allo stato, sarebbe negativo.

«Noi conosciamo le norme e siamo certi che il parere della Soprintendenza non sia necessario per installare la nostra ruota in quell’area della città - ha spiegato Loris Tulimieri, uno dei responsabili dell’azienda che fornisce la ruota panoramica, la City Eye - però di fronte alla tensione, alle polemiche e alle richieste di documentazione che ci hanno travolto in questi giorni, abbiamo deciso di fermarci per capire cosa fare».

La notizia dell’allestimento di una ruota panoramica, 220mila chili di ferro, cinquanta metri di altezza, è deflagrata nella giornata di mercoledì, in concomitanza con l’avvio dei lavori di installazione della struttura. L’area, all’interno del sedime del porto, nei pressi della stazione marittima è stata concessa dall’Autorità Portuale che ha ricevuto una richiesta alla fine di settembre e ha fatto partire le pratiche imponendo all’azienda di costruzione di dotarsi di tutti i permessi necessari: «Mi sembra incredibile che si parli di questa vicenda con tanto clamore - ha detto il presidente dell’autorità portuale, Andrea Annunziata - si tratta di una realizzazione temporanea che entro 60 giorni sarà smontata, è un’operazione che abbiamo favorito perché contribuisce ad accrescere l’interesse dei turisti verso la città, perché c’è tanta tensione attorno alla ruota panoramica?».

 

Sul tema dei documenti da ottenere per l’installazione temporanea della ruota panoramica c’è un aspro confronto in atto: la City Eye sostiene, citando norme specifiche, che non c’è bisogno di alcun permesso, né della Soprintendenza né di alcuna altra autorità territoriale. Nel frattempo, però, alla Soprintendenza sono giunti gli incartamenti presentati dall’azienda e Palazzo Reale proprio ieri ha risposto con una posta certificata spiegando di avere pronto un parere negativo e offrendo la possibilità di offrire controdeduzioni entro dieci giorni: «Ma quella documentazione è stata inviata al sovrintendente solo per cortesia istituzionale - tuona il responsabile di City Eye Tulimieri - non perché fosse necessario il suo placet».
Sulla questione la differenza di vedute è immensa, e non c’è nemmeno la possibilità di ottenere un intervento chiarificatore da parte della polizia municipale: i vigili non possono effettuare controlli all’interno dell’area del porto né possono intervenire anche se di fronte si trovano un abuso (ma non è questo il caso).

Lì dentro l’autorità della polizia locale è totalmente inesistente.

Sulla questione, fin dalle prime ore, è stata registrata la grande sorpresa di Palazzo San Giacomo che ha fatto trapelare di non aver saputo nulla dell’installazione fino al momento in cui la notizia è finita sugli organi di stampa, e di aver bloccato, nel corso degli ultimi mesi molte altre iniziative analoghe di costruzione di ruote panoramiche sul territorio cittadino. La questione della sorpresa non va giù al presidente dell’autorità portuale: «Il Comune è stato avvisato fin dall’inizio che ci sarebbe stata questa iniziativa - dice con vigore Andrea Annunziata - so che tutti i documenti sono stati trasmessi a palazzo San Giacomo. Posso immaginare che il sindaco Manfredi non lo sapesse, perché un sindaco non è a conoscenza di tutti i documenti che vengono presentati negli uffici dell’Amministrazione, però non è corretto dire che il Comune non sapeva nulla».

Sul tema il comandante dei vigili, Ciro Esposito, ha chiarito che se ci fosse stata comunicazione si sarebbe potuto immaginare di varare un tavolo di confronto per verificare l’impatto dell’iniziativa sulla circolazione automobilistica. Il tema è caro anche al presidente della commissione mobilità del consiglio comunale, Nino Simeone il quale si chiede: «Cosa accadrà al traffico di quella zona, già abitualmente congestionato, quando sarà attiva la ruota panoramica?».

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C’è un altro tema delicato che circonda la questione: il canone chiesto dall’autorità portuale che è di poco inferiore ai 2.700 euro. Sarebbe eccessivamente basso secondo chi contesta la decisione portando a paragone un’iniziativa identica nel porto di Cagliari per la quale la concessione sarebbe stata offerta a trentamila euro: «Non ho contezza di questo dettaglio - spiega il presidente Annunziata - probabilmente si tratta di un canone basato sulla “prima esperienza” per valutare l’impatto dell’iniziativa. Non permetto a nessuno di pensare che ci siano stati favoritismi, in Autorità Portuale a Napoli queste cose non accadono».

Solo nel corso delle prossime ora si capirà se la costruzione della ruota panoramica di Napoli proseguirà o se agli operai verrà chiesto di smontare la base della struttura che è stata installata negli ultimi due giorni. Sulla base di questa decisione si potrebbe aprire anche un contenzioso legale con la City Eye che sarebbe pronta a chiedere i danni per i mancati guadagni: «Si tratta di questioni che riguardano il futuro - chiarisce Tulimieri della City Eye - allo stato attuale non c’è alcuna iniziativa legale in corso e neppure alle viste. Ogni decisione verrà presa solo quando si chiariranno tutti i dettagli di questa vicenda e solo dopo aver valutato ogni particolare con i nostri avvocati che sapranno cosa consigliarci e come tutelare i nostri diritti».
 

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