iBR Scampia, la web radio in memoria del giornalista Alessandro Sacco

La radio è ospitata all’interno dell’Oratorio della parrocchia del Buon Rimedio

Nasce iBR Scampia
Nasce iBR Scampia
di Enrica Buongiorno
Sabato 30 Marzo 2024, 12:09 - Ultimo agg. 12:55
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«Un giorno, parlando con padre Alessandro Gargiulo scoprii che quello di creare una radio era anche un suo progetto, così abbiamo dato vita a Radio iBR Scampia. Anche la radio si baserà su quelli che erano i principi di Alessandro: dare una mano a chi ne ha necessità».

Con queste parole Giuseppe Sacco, padre del giornalista sportivo Alessandro Sacco scomparso lo scorso anno, descrive la nascita di Radio iBR Scampia, dove iBR sta per “il Buon Rimedio”, la nuova web radio nata all’interno della comunità parrocchiale Maria del Buon Rimedio guidata dal giovane sacerdote don Alessandro Gargiulo.

Il progetto rientra tra le opere di beneficenza che Giuseppe Sacco porta avanti con l'associazione intitolata al figlio. Sono tanti, soprattutto giovani, che hanno partecipato al percorso di formazione, curato da Rosanna Astengo e Valerio Granato, rispettivamente direttrice artistica ed editore di AudioLive FM, la digital radio dedicata alla cultura con il supporto della redazione di Il Napoli Online, la testata giornalistica sportiva di Alessandro Sacco. Le trasmissioni prenderanno il via con la diretta della messa della notte di Pasqua, sabato 30 marzo con inizio alle 23.15. 

«Attraverso conversazioni, interviste e approfondimenti, la radio affronterà diverse tematiche, dalla religione alla cultura, dalla musica allo sport, dalla vita quotidiana alle sfide del quartiere. È ubicata a Scampia in via Don Pino Puglisi e la struttura che la ospita è l’Oratorio delle Parrocchia Maria del Buon Rimedio», ha aggiunto Giuseppe Sacco.

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Oltre al sito web www.radioibr.it, tramite un’applicazione gratuita sarà possibile ascoltare le trasmissioni in palinsesto ed essere sempre informati sui principali fatti di attualità grazie alla partnership con l’agenzia di stampa nazionale Primapress. «Credo che l’esperienza della radio sia per noi la realizzazione anche di un sogno, che è quello di costruire una comunione sempre più ampia, di accorciare sempre più le distanze e dare sempre di più una sintonia alla vita di quartiere, attraverso proprio un’esperienza viva», ha concluso Don Alessandro Gargiulo.

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