Napoli, la piscina Scandone diventa centro federale: «Sinergia tra sport ed istituzioni»

Presentato il nuovo progetto «Nuota Napoli» che rivaluterà ben 7 strutture sportive

Napoli, la piscina Scandone diventa centro federale: «Sinergia tra sport ed istituzioni»
di Emanuela Di Pinto
Venerdì 19 Gennaio 2024, 21:45 - Ultimo agg. 20 Gennaio, 11:54
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Napoli e lo sport hanno sempre avuto un rapporto speciale. All'ombra del Vesuvio si sono consumati i più grandi miracoli sportivi degli ultimi 25 anni che vanno dal più recente scudetto conquistato lo scorso anno dagli azzurri di Spalletti, fino ad arrivare al quasi “miracoloso” oro nei 200 misti di Massimiliano Rosolino durante le Olimpiadi di Sydney 2000. Una tradizione e un legame a doppio filo tra Napoli e lo sport che diventa ancor più forte quando si parla di discipline acquatiche.

Da decenni il capoluogo partenopeo (e più in generale la Campania) è banco di prova e terreno di formazione per tantissimi atleti che poi, nel corso degli anni, sono capaci di portare alto il nome della città in giro per il mondo. Patria della Capri - Napoli, ancora oggi una delle traversate più lunghe e faticose al mondo, gli sport acquatici hanno sempre avuto particolare importanza sul territorio campano e, la giornata appena trascorsa, non è altro che il coronamento di un percorso cominciato, ormai, decenni fa. Un punto che per molti potrebbe essere un traguardo raggiunto ma che, in realtà, è solo l'inizio di un progetto ancora più grande.

Nella mattinata è stato augurato a Fuorigrotta il primo centro Federale di alto livello nel Sud Italia della Federazione Italiana Nuoto dedicato alle discipline acquatiche.

La Piscina Felice Scandone, struttura storica di Napoli e sede principale della maggior parte della manifestazione natatorie di alto rango sul territorio, è ufficialmente diventata il primo polo sportivo acquatico del meridione, inaugurato alla presenza del sindaco Gaetano Manfredi, il presidente nazionale della FIN Paolo Barelli, il presidente del comitato campano della Federazione Paolo Trapanese e l'assessore allo sport Emanuela Ferrante.

L'evento è stato una opportunità per poter presentare l'accordo tra il Comune di Napoli e la FIN per la rilevazione e la gestione condivisa delle piscine della città attraverso i fondi stanziati con il PNRR. «La sinergia con le istituzioni è fondamentale - ha dichiarato Barelli - abbiamo lavorato circa un decennio con le amministrazioni che si sono alternate per arrivare a una soluzione di compartecipazione gestionale. Siamo soddisfatti e riteniamo che l'amministrazione sia stata molto lungimirante, così come la Federazione, perchè per gestire una struttura del genere si ha bisogno di sinergia». L'obiettivo dell'iniziativa, oltre quello di rilevare le strutture dopo la nomina di Napoli come Capitale dello Sport 2026, è di riuscire a rendere lo sport un forte elemento di riscatto sociale, capace di tirar fuori le nuove generazioni da contesti di degrado.

Il progetto «Nuota Napoli» coinvolge 7 strutture natatorie della città, oltre al già citato neonato Centro Federale: la «Carlo Poerio» a Corso Vittorio Emanuele, la «Fritz Dennerlein» alla Mostra d'Oltremare, la piscina Acquachiara al Frullone, la «Emilio Bulgarelli», la «Ulisse Prota Giurleo» a Napoli Est, la «Massimo Galante» di Scampia e la struttura di Corso Secondigliano. I sette impianti, secondo la presentazione del piano, saranno gestiti dalla Federazione Italiana Nuoto che costituirà insieme al Comune un organismo che programmerà annualmente la gestione e l'organizzazione delle strutture e che avrà il compito di definire le tariffe d'utilizzo che dovranno, ovviamente, essere approvate dal Comune. «A Napoli c’è grande fame di sport, ma soprattutto di infrastrutture al servizio della comunità. Lavorare insieme sulle piscine è quindi il risultato naturale e necessario per rispondere alle necessità del mondo sportivo in città e contribuire alla riqualificazione di impianti» ha dichiarato il sindaco Gaetano Manfredi, accolto nel nuovo Centro Federale dalla stretta di mano del presidente FIN Paolo Barelli che, successivamente, ha accompagnato il sindaco, insieme al direttore tecnico del centro, Luca Piscopo, in un tour guidato della nuova struttura federale rinnovata e aperta al pubblico. 

«Finalmente si è concretizzato il centro di eccellenza, che sarà un punto di riferimento per tutti i giovani di Napoli e del territorio, una scuola di avviamento alle discipline acquatiche e di agonismo di livello olimpico – ha spiegato il presidente del comitato campano Paolo Trapanese – Il centro di eccellenza sarà polivalente, non riguarderà solo lo sport: sarà concretizzata una vera e propria scuola di vita, con corsi oltre che di sport anche di legalità -con il supporto del Gruppo Sportivo della Polizia di Stato Fiamme Oro - e di lingue straniere» ha spiegato, aggiungendosi alle parole dell'assessore allo sport Emanuela Ferrante. «Il progetto ‘Nuota Napoli’ racchiude in sé il significato e la funzione che quest’amministrazione vuole dare allo sport, riconoscendogli uno strategico valore per la tutela e per la crescita umana e sociale della nostra città e dei suoi cittadini. La mission è, infatti, garantire la migliore qualità dei servizi sportivi offerti e la massima fruibilità con particolare attenzione alle persone fragili e ai contesti di periferia urbana, a partire dai bambini e dai ragazzi» ha dichiarato l'assessore che, durante la conferenza stampa, ha presentato l'intero progetto al pubblico che ha occupato, nel corso della mattinata la hall della Piscina Felice Scandone. Tra i presenti, nelle vesti di eccellenze delle sport campano nel mondo, si sono trasformati in “testimonial” dell'iniziativa il campione olimpico di Sydney 2000 Massimiliano Rosolino, gli ex pallanuotisti Franco e Pino Porzio, rispettivamente in rappresentanza dell'Acquachiara ATI 2000 e del Circolo Nautico Posillipo, l'attuale “re” della Capri - Napoli, Mario Sanzullo e tantissime rappresentative dell'eccellenza di tutte le discipline acquatiche campane.

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