L'oasi del Cerlone abbandonata tra carcasse di scooter e alberi dati alle fiamme

L'oasi del Cerlone abbandonata tra carcasse di scooter e alberi dati alle fiamme
di Oscar De Simone
Venerdì 10 Luglio 2020, 15:31
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Dopo il covid-19 la situazione è ancora più critica nell’area dell’oasi del Cerlone a Fuorigrotta. Uno spazio verde trasformato in giungla accanto ad una discarica, meta dei pirati dei rifiuti provenienti dai diversi quartieri della città. Prima l’amianto, poi i materiali edili e ora anche carcasse di auto e scooter. Un grande sversatoio dove tutti si fermano per scaricare ad ogni ora del giorno e della notte, insultando e minacciando chi cerca di far rispettare le regole.

«Veniamo minacciati di continuo - afferma Patrizia Cortese - quando cerchiamo di fermare gli sversamenti. Purtroppo non sappiamo mai con chi abbiamo a che fare e questo rende tutto più difficile. Abbiamo paura e non ci sentiamo tutelati. Il nostro quartiere e la nostra strada, sono diventati luoghi insicuri e malsani dove vivere. Dove soprattutto in estate assistiamo ad una vera invasione di ratti ed insetti attirati dalla spazzatura. Inoltre lo spazio verde dell’oasi a pochi passi da qui, è stato trasformato in una grande pattumiera dove è diventato difficile anche entrare».
 


Anche i giardini insomma, nonostante gli sforzi e l’impegno dei volontari, sono diventati impraticabili. Spazi verdi incolti ed invasi dai rifiuti dove - nei prossimi giorni - dovrebbero intervenire i giardinieri della X Municipalitá, per una azione di pulizia e messa in sicurezza. 

«Per ora la situazione è critica - dichiara il giardiniere volontario Patrizio Della Notte - e tende a peggiorare. I ragazzini che frequentano l’area tagliano i rami degli alberi per accendermi durante la notte. Hanno fatto così anche a Sant’Antonio quando, tagliano un pino piantato da poco, lo hanno dato alle fiamme. Ormai anche il nostro lavoro sembra inutile. In quest’area del quartiere le cose vanno sempre peggio».

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