Sottoscala allagati e ascensori in tilt, anziani bloccati in casa a Poggioreale

Sottoscala allagati e ascensori in tilt, anziani bloccati in casa a Poggioreale
di Melina Chiapparino
Venerdì 10 Luglio 2020, 10:30
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Abitano in palazzine che si allagano continuamente e ora persino il vano degli ascensori è ricolmo di acqua. Succede negli alloggi popolari su via Claudio Miccoli, a Poggioreale, dove non c'è illuminazione nelle aree condominiali, i citofoni sono fuori uso da quattro anni e l'umidità sta sgretolando soffitti e pavimenti. Per chi vive in uno dei dieci edifici nel complesso di proprietà del Comune di Napoli, non è raro sentirsi un cittadino di serie b e per i tanti anziani e i disabili che vi alloggiano, il problema assume proporzioni drammatiche. «I piani bassi con gli scantinati sono costantemente allagati al punto che non possiamo utilizzarli da anni ma è ancora più grave il blocco degli ascensori», spiega MariaRosaria Esposito che vive con il marito e due figli minori nella palazzina invasa da topi, blatte e insetti attirati dalla forte umidità. «Gli ascensori allagati non sono un semplice disagio ma considerando che i palazzi hanno undici piani, sono una vera e propria barriera architettonica aggiunge Antonio, 80enne napoletano- mia moglie si muove su carrozzina e ci sono tante persone con difficoltà motorie o semplicemente anziani».

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Il problema delle palazzine di via Miccoli, non è recente e dura da almeno dieci anni durante i quali non si è mai trovata una soluzione ai continui allagamenti dei piani terranei. Ora che l'acqua ha invaso persino gli ascensori, i cittadini temono ripercussioni anche dal punto di vista strutturale degli edifici e chiedono sopralluoghi e soluzioni urgenti. «I plessi residenziali non sono mai stati sottoposti ad una manutenzione costante e adeguata, soprattutto per quanto riguarda la regimentazione idraulica delle acque e l'adeguamento del sistema fognario», spiega Umberto Toscano, consigliere della quarta municipalità che ha segnalato la problematica all'amministrazione centrale protocollando formalmente le sue richieste. «Ho sottoposto il problema all'Assessorato al Patrimonio che ne ha la competenza, al servizio Abc e alla Napoli servizi che ne gestisce la manutenzione, senza ricevere alcuna risposta - incalza Toscano - eppure sono cittadini regolarmente assegnatari degli alloggi, a cui hanno pieno diritto e che pagano servizi che non ricevono».

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L'acqua che invade i piani bassi e fa marcire porte e stucco, non è l'unico problema degli abitanti che lamentano anche «mancanza di manutenzione del verde, l'assenza di controlli e manutenzione degli impianti elettrici e l'insufficiente deblatizzazione che viene eseguita solo sull'asse viario senza comprendere i marciapiedi dei palazzi». Eppure nel programma triennale dei lavori pubblici del Comune di Napoli viene citata la regimentazione idraulica.

«In passato sono stati fatti dei saggi per capire la natura degli allagamenti e, tra le ipotesi, si è anche individuata la possibilità di acque sorgive o dell'ingrossamento del fiume Sebeto - spiega Toscano- ma non si è mai andati avanti nel procedere con soluzioni tecniche o interventi». 

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