Napoli, i bambini di Secondigliano in campo per dire no al degrado del quartiere: «Cara umanità, il mondo si deve amare»

Napoli, i bambini di Secondigliano in campo per dire no al degrado del quartiere: «Cara umanità, il mondo si deve amare»
di Antonio Folle
Giovedì 9 Luglio 2020, 18:54
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Oltre venti cartelloni appesi nel quartiere per dire no allo sversamento abusivo di rifiuti e al degrado. Uno striscione con la scritta "difendi il tuo quartiere" e un appello ad avere maggior cura per l'ambiente al mondo dei grandi. I bambini di Secondigliano scendono in campo per difendere il loro territorio dagli atti vandalici che lo deturpano giorno dopo giorno e per dare un segnale di speranza per il futuro. E' l'iniziativa lanciata dal Grest - il campo estivo della storica parrocchia dei Santi Cosma e Damiano di Secondigliano - che coinvolge decine di bambini dagli otto ai dodici anni di tutte le scuole del circondario. 
 
 

Da ormai diverse settimane la città è alle prese con una nuova emergenza rifiuti. Emergenza ancora più sentita nei quartieri di periferia dove le istituzioni in molti casi sembrano aver abdicato dai loro compiti e dove i cittadini per anni hanno gridato la loro voglia di normalità. Il messaggio lanciato dai bambini del quartiere vuole essere allo stesso tempo un insegnamento ed un monito: Secondigliano non è solo degrado e malavita ma è anche - e probabilmente soprattutto - gente che vuole rimboccarsi le maniche per vivere in un quartiere migliore. 

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Emblematici i messaggi che i bambini - guidati nel loro percorso da Cristian Iodice e Federica Esposito, rispettivamente 15 e 17 anni - hanno scritto sui cartelloni esposti nei punti dove si registrano le maggiori criticità sul fronte della raccolta dei rifiuti e degli sversamenti abusivi di ingombranti. «No alla spazzatura smaltita male, si alla raccolta differenziata», un messaggio che testimonia come anche tra i giovani e i giovanissimi sia sentito il tema del rispetto dell'ambiente. 

«I bambini di Secondigliano hanno dimostrato di avere una attenzione particolare e soprattutto di aver voglia di dare nel loro piccolo una mano per migliorare il territorio - spiega Vincenzo Strino del Laboratorio di Riscossa Secondiglianese - e questo messaggio è ancora più forte perchè arriva da bambini che purtroppo vivono nelle zone più degradate dell'intero quartiere. I ragazzi hanno dimostrato di avere molta più sensibilità degli adulti, invitandoli a non sversare rifiuti in maniera scriteriata e di rispettare la raccolta differenziata che pure sul territorio di Secondigliano arranca. La cosa bella - prosegue - è che i bambini hanno fatto tutto con la massima spontaneità. Quando Cristian e Federica hanno chiesto loro quale messaggio volessero lanciare loro hanno risposto che la cosa più importante è di vedere finalmente pulite le strade dove vivono. Vedere le giovani generazione impegnate in temi così importanti - conclude il presidente del Larsec - ci incoraggia ad andare avanti e a guardare con fiducia e speranza al futuro anche in quartieri che troppo spesso sono dimenticati dalla politica».

I giovani di Secondigliano, quartiere dove troppo spesso si soffre il "marchio" infamante di Gomorra, si schierano a difesa del loro quartiere e gridano il loro secco no al degrado. La "palla" ora passa al mondo dei grandi e alla politica, una politica troppo spesso incapace di dare risposte concrete a territori che non vogliono rassegnarsi ad essere terre di nessuno dove regnano solo degrado, criminalità e malapolitica. 

 
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