Paolo Ascierto, la biografia domani in omaggio con il Mattino: «I cento giorni che hanno cambiato la mia vita»

Paolo Ascierto, la biografia domani in omaggio con il Mattino: «I cento giorni che hanno cambiato la mia vita»
Lunedì 30 Maggio 2022, 12:00 - Ultimo agg. 22:54
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«All’inizio arrossivo, fortuna che avevo la mascherina, ora mi sono abituato e sorrido divertito. Non posso entrare in un locale senza che dal titolare al cameriere all’ultimo degli avventori non si avvicinino a me per congratularsi (ma di che? continuerò a domandarmi), se non si avvicinano mi ammiccano sguardi complici o si danno a gomitate sussurrando è lui è lui, quando addirittura, superando l’imbarazzo, li vedi titubanti vado o non vado, mi chiedono i selfie o di firmare le loro mascherine. Si, perché io come i calciatori e tutti i personaggi noti rilascio autografi. Detta così sembra divertente, ma non è semplice essere riconosciuto ovunque vai, gestire una popolarità che all’improvviso ti piomba addosso, soprattutto se sei un medico, un medico ricercatore, lontano anni luce dalla vita paillettata della televisione».

 

Inizia così il racconto de “I cento giorni che hanno cambiato la mia vita”, il racconto autobiografico di Paolo Ascierto, l'oncologo immunologo del Pascale che con la sua intuizione ha cambiato il corso delle cure contro il Covid, quando ancora del virus si sapeva poco o niente.

La cura Ascierto, con la somministrrazione di un farmaco utilizzato in alcune terapie oncologiche e contro l'artrite, ha salvato nei primi mesi di sperimentazione centinaia di vite riducendo gli effetti dell'infiammazione e dando al professore una inaspettata popolarità. Il racconto di quei giorni, ma soprattutto della vita dell'oncologo-immunologo a partire dall'infanzia trascorsa a Solopaca, nel Beneventano, è il regalo che Il Mattino vuole fare ai suoi lettori e che sarà distribuito gratuitamente domani insieme con il giornale. Una testimonianza leggera ma non banale, raccolta dalla giornalista Cinzia Brancato, responsabile ufficio stampa dell'Istituto Pascale di Napoli, del lavoro dello scienziato che si snoda tra ricerca e passione, con grandi sprazzi di umanità del medico e dell'uomo che ancora, a dispetto della routine, si emoziona a ogni successo e soffre per le sconfitte.

Come un romanzo. 

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