«Reintrodurre la prescrizione nei giudizi di impugnazione abolendo l'improcedibilità darebbe un messaggio contrario rispetto agli obiettivi del Pnrr» , quelli di ridurre la durata media dei processi penali del 25%. Tornare ora a «meccanismi sospensivi della prescrizione allungherebbe i tempi medi del processo penale, proprio mentre lo sforzo del sistema giudiziario è massimamente volti a ridurli, con risultati assolutamente apprezzabili» . Ad avvertire delle conseguenze che l'impatto della proposta di legge presentata da Pietro Pittalis (Fi) avrebbe sulla riuscita degli obiettivi del Pnrr in materia di giustizia è la Procura generale di Napoli.
A esternare le preoccupazioni dell'ufficio davanti alla commissione Giustizia della Camera è stato l'avvocato generale Antonio Gialanella, evidenziando come proprio a Napoli ci sia stato il taglio più significativo della durata dei processi: si è passati da 5 anni e mezzo a due anni e 4 mesi. «Un fatto importante - ha detto - che il Parlamento deve valutare prima di mettere mano alla prescrizione».
Il giudizio è negativo anche sulle proposte di Enrico Costa (Azione) e Ciro Maschio (FdI) che reintroducono la prescrizione sostanziale, lasciando intatta l'improcedibilità.