Pnrr, l'allarme della Procura generale di Napoli: «Fondi a rischio con la riforma della prescrizione»

La relazione dell'avvocato generale Antonio Gialanella davanti alla commissione Giustizia della Camera

L'allarme della Procura generale di Napoli
L'allarme della Procura generale di Napoli
Martedì 4 Luglio 2023, 14:03 - Ultimo agg. 19:12
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«Reintrodurre la prescrizione nei giudizi di impugnazione abolendo l'improcedibilità darebbe un messaggio contrario rispetto agli obiettivi del Pnrr» , quelli di ridurre la durata media dei processi penali del 25%. Tornare ora a «meccanismi sospensivi della prescrizione allungherebbe i tempi medi del processo penale, proprio mentre lo sforzo del sistema giudiziario è massimamente volti a ridurli, con risultati assolutamente apprezzabili» . Ad avvertire delle conseguenze che l'impatto della proposta di legge presentata da Pietro Pittalis (Fi) avrebbe sulla riuscita degli obiettivi del Pnrr in materia di giustizia è la Procura generale di Napoli.

A esternare le preoccupazioni dell'ufficio davanti alla commissione Giustizia della Camera è stato l'avvocato generale Antonio Gialanella, evidenziando come proprio a Napoli ci sia stato il taglio più significativo della durata dei processi: si è passati da 5 anni e mezzo a due anni e 4 mesi. «Un fatto importante - ha detto - che il Parlamento deve valutare prima di mettere mano alla prescrizione». 

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Il giudizio è negativo anche sulle proposte di Enrico Costa (Azione) e Ciro Maschio (FdI) che reintroducono la prescrizione sostanziale, lasciando intatta l'improcedibilità.

Sono istituti alternativi, ha sostenuto Giannella , mentre «un sistema ibrido incentiva le impugnazioni» . Per il rappresentante della procura generale di Napoli «la vera riforma garantista non è quella che reintroduce la prescrizione: è invece quella che realizza la ragionevole durata del processo e non si esaurisce nella disciplina processuale ma ha bisogno di investimenti».

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