L'avvocato Erich Grimaldi, presidente dell'unione politica Ucdl, Unione per le cure i diritti e le libertà ha diffidato la regione Campania, nonché l'Asl, l'Aifa e il Ministero della Salute, «in quanto una donna napoletana, ultra cinquantenne, positiva al Covid, con sintomi dal 26 marzo e con ciclo di vaccinazione incompleto, per importante reazione avversa post prima dose, che comportava esonero senza peraltro alcun indennizzo, non ha ottenuto la tempestiva somministrazione degli antivirali». Lo rende noto un comunicato.
«L'ospedale Cotugno, invero, - continua Grimaldi - consigliava su referto l'immediata somministrazione dell'antivirale Molnupinavir, nei primi 3/5 giorni dai sintomi, con prescrizione del sanitario di fiducia o erogabili presso la farmacia dell'azienda ospedaliera secondo policlinico della Federico II.
«In questo momento, purtroppo, - continua il presidente dell' Ucdl - nonostante l'aumento dei contagi in pazienti vaccinati e non, l'assistenza a domicilio con gli antivirali non è stata ottimizzata, in quanto si assiste ad un iter burocratico che non permette ai pazienti di accedere alle cure per il Covid nei primi 5 giorni di malattia, con necessità di incrementare la terapia domiciliare precoce con farmaci da banco». «C'è un evidente sottoutilizzo degli antivirali», afferma Vincenzo Caminiti, medico anestesista ed esponente politico di Ucdl, «ci vorrebbe una formazione ad hoc dei medici di famiglia e concessione della distribuzione alle farmacie territoriali».