Non hanno avuto alcun rimorso di coscienza, poche ore dopo aver ridotto in fin di vita un uomo che si era opposto al tentativo di rapina. Si sono messi sullo scooter (probabilmente un altro modello, sempre rigorosamente rubato) e hanno messo a segno altre due rapine. Stesse modalità, stessi autori: volto travisato, arma in pugno, pronti a fare fuoco, portando via due scooter, senza fare feriti. Eccoli i due protagonisti del video della tentata rapina consumata lo scorso 29 marzo in via Reggia di Portici, zona Sant'Erasmo, secondo quanto sta emergendo dalle indagini dei carabinieri: i due criminali che hanno ferito alle gambe Fabio V., ingegnere 32enne mercoledì scorso, il giorno dopo hanno agito ancora, indisturbati e impuniti.
Ma rapine insanguinate sono avvenute anche di recente. Due notti fa, ancora una rapina che finisce nel sangue, ancora un episodio di violenza contro un soggetto inerme, sempre nello stesso punto. È accaduto 48 ore fa a pochi passi dal deposito Anm Stella polare, tra via Brin e via Volta.
Hanno armi a disposizione, agiscono impuniti. E assumono una condotta seriale, come dimostrano i fatti accaduti tra mercoledì e giovedì scorsi. Torniamo a quel video dello scorso 29 marzo: il 32enne ha provato a far desistere gli aggressori dal tentativo di rapina, mostrandosi calmo ma deciso nell'opporre un rifiuto all'azione predatoria. In novanta secondi si consuma una sorta di dramma, per altro molto simile ad altri raid messi a segno nell'arteria di periferia che conduce alla porta orientale della città: due soggetti vengono rapinati in via Villa Romano e in via delle Repubbliche marinare, ai danni di due centauri. Scattano le denunce, ci sono delle testimonianze agli atti. È così che si ipotizza che i due malviventi che hanno ferito l'ingegnere potrebbero essere i protagonisti di altri due assalti il giorno dopo la scena immortalata dal video. Azioni condotte da soggetti che hanno avuto modo di verificare il clima di impunità che domina da queste parti: pochi posti di blocco (al netto dell'abnegazione con cui agenti e militari presidiano la zona), attesa di rinforzi per assicurare il contrasto alla piccola e grande delinquenza da strada, sensazione di insicurezza da parte dei cittadini comuni. Materia discussa nel corso del forum sulle città future che è andato di scena appena la settimana scorsa, al cospetto del ministro dell'Intero Matteo Piantedosi. Come è noto, nel corso dell'ultimo week end, a Mergellina (siamo nella zona degli chalet) sono arrivati i militari dell'Esercito, ad assicurare un presidio permanente contro caos e illegalità diffuse. Sempre sotto il profilo dell'ordine pubblico, l'area metropolitana si prepara a ricevere 4 milioni e mezzo, che serviranno per coprire turni e straordinari degli uomini delle forze dell'ordine. Poi si attende l'innesto di 150 agenti della polizia municipale (contratti a tempo determinato), in uno scenario in cui si punta a rafforzare la rete di videosorveglianza sul territorio. Non è un caso che sulla storia del ferimento del 32enne, la scorsa settimana, sono in corso indagini che hanno fatto registrare una svolta proprio grazie al video installato nel distributore di benzina. Un deterrente naturale - si spera - contro raid sanguinari di banditi giovani e impuniti.