Napoli, San Valentino ai tempi del Covid: negozi vuoti ma tutto esaurito a tavola

Napoli, San Valentino ai tempi del Covid: negozi vuoti ma tutto esaurito a tavola
di Gennaro Di Biase
Sabato 13 Febbraio 2021, 23:55 - Ultimo agg. 14 Febbraio, 14:53
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L’ombra del virus sul San Valentino. Per oggi, giornata di negozi aperti a Chiaia, si registra un aumento del «50%» di prenotazioni nei ristoranti di tutta la città e si rincorrono locandine in pdf di happening alcolici. Al quadro vanno aggiunti l’ordinanza anti-Carnevale di De Luca che vieta fino al 16 le feste, e invita i sindaci alla chiusura di luoghi pubblici a rischio assembramenti, l’allarme dei residenti nelle location di movida, e l’appello lanciato su queste pagine dal prefetto Marco Valentini, che ha annunciato «controlli rigorosi e severi». Restando in tema movida, i commercianti scendono in campo contro l’Apu, l’area pedonale urbana, con una petizione dopo l’ordinanza sospesa dal Tar in seguito al ricorso dei residenti. 


Ieri, complici la pioggia e Napoli-Juve alle 18, di gente in strada e ai tavoli se n’è vista poca. Per oggi, però, le cose si prospettano diverse - stando alle previsioni (allerta meteo con raffiche ma meno pioggia): «Le prenotazioni ci sono, non siamo ai livelli dei San Valentino degli scorsi anni, ma l’aumento c’è: un 50% in più rispetto allo scorso weekend – spiega Massimo Di Porzio di Umberto a Chiaia e presidente di Fipe Napoli – La prenotazione è un fatto positivo, che aiuta il gestore a evitare assembramenti.

Stiamo cercando di organizzarci in due turni di pranzo per accontentare tutti e per rispettare il distanziamento. Condivido anch’io l’appello del prefetto e invito tutti i colleghi a non abbassare la guardia e a far sedere solo 4 persone per ogni tavolo e applicare tutti i protocolli di sicurezza. Del resto, dobbiamo essere onesti: le due settimane dal 7 gennaio in poi, in cui siamo stati aperti a pranzo, non hanno prodotto l’aumento di contagi arrivato invece con l’apertura delle scuole». 

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Un cuore di vino rosso che sprizza dal calice, e sotto lo slogan: «All you need is drink in love, domenica 14 febbraio dalle 12 alle 18». Questa è una delle locandine che girano in chat. Particolare attenzione andrà riservata alle forze dell’ordine alle location di movida (da Bellini ai baretti di Chiaia, da via Nilo al Vomero), compresi gli angoli dello spritz “meno in vista” (piazzetta dell’Orientale o i Quartieri Spagnoli). D’altro canto, per i pubblici esercenti la crisi economica continua a essere pesante.

«Tutto quello che intendiamo fare – dice Aldo Maccaroni di Chiaia Night – è lavorare in sicurezza. Aderiamo all’appello del Prefetto e invitiamo i ragazzi a comportarsi responsabilmente. Faremo il massimo, e mi auguro vengano fermati i locali che non rispettano le norme. Quanto alla Apu in via Bisignano, sono state dette molte inesattezze. Non cambierebbe nulla per la circolazione. Sarebbe solo più semplice autorizzare più tavoli esterni. I pedoni allo stato attuale invadono già la carreggiata». 

Con i negozi aperti e i pranzi in vista, per «San Valentino ci sarà una collaborazione tra ristoratori e negozianti per vivacizzare il quartiere – spiega la presidente di Confcommercio Napoli, Carla Della Corte – Tutti i nostri associati esporranno un cuore rosso. Chi si vuol bene dovrà fare una foto o un selfie con il cuore e taggare il negozio con l’#chiaiainlove. Il tag darà diritto a uno sconto nei ristoranti della zona e la foto più bella vincerà un pranzo per due. La nostra posizione sull’Apu è che tutto può essere fatto, ma coinvolgendo seriamente tutte le parti in causa con un progetto di arredo urbano e controlli». 

Continua la bagarre sul provvedimento comunale sospeso dal Tar (in attesa dell’udienza del 3 marzo) che istituiva l’apu in via Bisignano e imponeva (post-Covid) la chiusura dei bar all’una fino al giovedì e alle 2 nei weekend. «Andremo avanti per la nostra strada – aveva detto Luigi de Magistris a Canale 21 l’altra sera – L’ordinanza era stata fatta dopo aver ascoltato tutti». «Ho ricevuto una corposa petizione anti-Apu dei commercianti di zona, il sindaco è distratto dalla Calabria». «Ho raccolto 67 firme in poche ore contro l’Apu – racconta Federica Caso, gioielliera in via Bisignano – Quando il sindaco dice di aver coinvolto tutte le parti in causa sta dicendo una cosa imprecisa. Noi commercianti di zona non siamo stati coinvolti nelle decisioni, e la petizione che abbiamo firmato lo dimostra. Saremmo contrari a una nuova ordinanza. Con la Apu gli affari colerebbero a picco: questa diventerebbe definitivamente la strada dei bar. Non abbiamo nulla contro i bar e i gestori dei locali, ma via Bisignano non è come via Roma o via Scarlatti, qui lo spazio della carreggiata non è sufficiente per estendere i tavoli». «Ci auguriamo che oggi non si registrino gli assembramenti degli scorsi weekend», aggiunge Caterina Rodinò di Chiaia Viva e Vivibile. 

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