Sul fronte ”emergenza barelle” interviene Sergio Crispino, presidente dell’Aiop, l’associazione che rappresenta la quasi totalità delle strutture ospedaliere private accreditate. «La nostra associazione- spiega - più volte coinvolta nelle discussioni annuali in seno alle cosiddette Unità di Crisi che la Regione convoca in occasione dei picchi di presenze ospedalieri, ha sempre dato la propria disponibilità a governare per debellare il fenomeno barelle. In più di una occasione, dal 2006, è stato offerto alla Regione e alle asl un servizio online, denominato "co core" (collaborazione Core-Centro regionale per le emergenze), che permette a tutti gli ospedali campani di accedere, tramite internet, al portale dell'associazione e ad una piattaforma elettronica che mostra tutti i posti letto disponibili presso le strutture ospedaliere accreditate suddividendo la suddetta disponibilità per specialità medica e per sesso».
«Tutto ciò nella considerazione che i cittadini hanno bisogno di assistenza e che il servizio sanitario regionale é unico ed è formato da ospedali a gestione pubblica e a gestione privata ma entrambi eroganti il medesimo servizio (gratuito) alla collettività. Ebbene, la Regione e le asl non hanno mai sfruttato questa opportunità ed il problema barelle continua a restare irrisolto. Non voglio dire, ovviamente, che il nostro contibuto possa rappresentare il rimedio per tutti i mali, ma certamente continuare a non considerare l'offerta dei servizi degli ospedali accreditati non contribuisce ad una gestione organica di tutte le forze disponibili».
«Ignorato l'aiuto offerto dalle cliniche per risolvere l'emergenza barelle»
di Marisa La Penna
Domenica 11 Gennaio 2015, 10:50
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