Tra i primi accade spesso che si tratti di vip, imprenditori, collezionisti e appassionati: il giro degli acquirenti è un giro vastissimo che attraversa trasversalmente ambiti professionali, sociali e territoriali. Molti insospettabili anche tra i ricettatori, che sono poi un anello importante della catena illegale, senza di loro e senza le loro conoscenze piazzare orologi e gioielli dal valore di decine e decine di migliaia di euro senza finire nelle maglie della giustizia sarebbe quasi impossibile. Chi opera sul mercato parallello della ricettazione svolge un ruolo importante che consente allo scippatore di liberarsi in fretta della refurtiva e ai suoi clienti di avere un originale a un prezzo inferiore a quello di mercato. Lui anche ci guadagna, tre volte quello che ha speso. Allo scippatore infatti va più o meno un terzo del valore di mercato della refurtiva. Il resto finisce nelle tasche di ricettatori.
Ma chi sono? Spesso è gente che lavora nel settore sia per il mercato legale e sia per quello parallello, gente con le conoscenze giuste e capace, nel giro di ore o anche solo di minuti, di mettere in vendita merce rubata dando alla refurtiva una nuova identià.
Accade soprattutto per quegli oggetti per i quali c'è una grande domanda. La criminalità ha da tempo fiutato l'affare. Ci sono quartieri dove il crimine si è radicato e specializzato in questo tipo di reati. Dagli atti delle indagini degli ultimi tempi, avviate e concluse dalla Procura, è possibile tracciare una mappa del crimine dedito alle rapine di Rolex e gioielli. Sanità e Quartieri spagnoli, Forcella e Tribunali: è dal centro storico che proviene la maggior parte degli scippatori. Adottano una modalità di azione che è quasi sempre la stessa, sfruttano la rapidità dei gesti per cogliere le vittime di sorpresa e una competenza che permette di distinguere un originale da un falso anche a distanza.