Mare, ancora un rinvio: a Sorrento resta il divieto dei tuffi

Mare, ancora un rinvio: a Sorrento resta il divieto dei tuffi
di Massimiliano D'Esposito
Sabato 20 Agosto 2022, 09:39 - Ultimo agg. 17:03
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Tardano ancora i risultati delle controanalisi eseguite dall'Arpac sui campioni di acqua di mare della penisola sorrentina prelevati nei punti dove la scorsa settimana è stata rilevata la presenza di batteri fecali oltre i limiti di legge. Sforamento dei parametri, per quanto riguarda gli enterococchi intestinali e l'escherichia coli, riconducibile al forte nubifragio che martedì 9, quindi ben 11 giorni fa, si è abbattuto sul comprensorio della Costiera.

Pioggia che si è immessa nelle condotte fognarie - a causa della persistente commistione in diverse zone del territorio tra acque bianche e nere - provocando l'attivazione degli overflow (i cosiddetti troppo-pieni) e il conseguente sversamento in mare del liquido in eccesso.

A ricostruire quanto accaduto era stata Gori, la società che gestisce il servizio idrico in zona, attraverso una nota inviata al Comune di Sorrento già nelle ore immediatamente successive ai temporali. In essa si spiegava che il sistema fognario aveva subito forti sollecitazioni con la prolungata attivazione di tutti gli scaricatori di piena. E così reflui misti a pioggia sono arrivati in mare. Caso ha voluto che il giorno successivo i tecnici dell'Arpac abbiano raggiunto la Costiera per il campionamento mensile di routine, con i test di laboratorio che hanno evidenziato valori fuori norma di colibatteri alla Marina Grande di Sorrento, a Punta San Francesco di Sant'Agnello, al Purgatorio di Meta e nel tratto tra Santa Maria del Toro e la spiaggia di Seiano a Vico Equense. Per i primi due punti, dove già si erano verificati problemi analoghi nei mesi scorsi, i sindaci Massimo Coppola e Piergiorgio Sagristani hanno dovuto emettere le ordinanze che impongono il divieto di balneazione. A Meta e Vico Equense, poiché si tratta dei primi episodi del 2022, i bagni sono stati solo «sconsigliati» da Arpac.



Intanto è trascorsa più di una settimana durante la quale il personale della Gori è stato impegnato negli accertamenti per verificare eventuali ostruzioni o danni alle condotte fognarie interessate dall'evento e ad eseguire gli eventuali interventi necessari a ripristinare il regolare esercizio delle infrastrutture. Operazioni concluse nei giorni scorsi quando dall'azienda hanno inviato una nuova comunicazione al Comune di Sorrento con la quale si attesta «il ripristino delle normali e ottimali condizioni di funzionamento idraulico della rete fognaria e del processo in atto all'impianto di depurazione di Marina Grande». Emergenza superata insomma. Almeno sulla carta. Ora è necessario certificarlo. E così da Sorrento la nota è stata inoltrata all'Arpac che ha predisposto le controanalisi. I nuovi prelievi sono stati eseguiti dai tecnici dell'Agenzia l'altro giorno; i risultati sono attesi al massimo per oggi. Si spera così di archiviare definitivamente una vicenda che proprio nei giorni a cavallo del Ferragosto, con Sorrento e dintorni che fanno segnare il pienone di turisti, ha provocato timori e preoccupazione tra i bagnanti.

Allarmati anche gli operatori commerciali e del comparto dell'accoglienza per le possibili ripercussioni di questa situazione sui flussi futuri di viaggiatori. «Sicuramente come imprenditori stiamo subendo danni economici, ma quello che preoccupa di più è proprio la ricaduta negativa per l'immagine di Sorrento in un momento di forte ripresa per il settore - conferma Angelo Celentano, uno dei due soci che gestiscono i Bagni Sant'Anna di Marina Grande -. I nostri clienti quando arrivano si informano: c'è chi preferisce non entrare in acqua e chi fa comunque il bagno».
 

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