Napoli, cumuli di immondizia
galleggiano sulle acque del Beverello

Immondizia galleggiate nel Porto di Napoli
Immondizia galleggiate nel Porto di Napoli
di Emma Onorato
Giovedì 18 Agosto 2022, 13:58 - Ultimo agg. 19 Agosto, 10:02
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Biglietti alla mano e via verso le isole. Ischia, Procida, Capri, Sorrento, Amalfi, la partenza dei turisti - alla riscoperta delle bellezze del territorio campano - è dal Porto di Napoli. Una lunga coda di vacanzieri, italiani e stranieri, affollano gli sportelli dedicati all’acquisto del ticket. Peccato però, che il momento che segue, ovvero quello dell’imbarco, riservi un’amara visione per i passeggeri del Beverello.

Una volta saliti sull’aliscafo, infatti, la vista su cui affacciano non rende di certo giustizia alle loro aspettative. Lo sguardo dei visitatori è puntato verso i finestrini ma, purtroppo, quello che appare alla loro vista è una realtà carica di ribrezzo che fa a cazzotti con le idilliache fantasie vacanziere: cumuli di immondizia galleggiante. Questo il triste scenario dello specchio d’acqua che bagna il porto della città.

Bottiglie di plastica, resti di organico, carta e cartoni vari si assemblano in una ritmica danza acquatica insieme ad altra spazzatura non facile da classificare. Di certo questa non si può definire l’immagine ricordo ideale di chi è pronto ad immortalare il momento della partenza con il proprio smartphone.

Così c’è chi sceglie di riporre il telefonino in tasca, ben speranzoso che a pochi metri di distanza, navigando verso il mare aperto, si riesca a catturare un’immagine più degna. Uno scatto che riesca ad esaltare le tante bellezze naturalistiche offerte dal panorama partenopeo. 

Insomma, il biglietto da visita per chi sbarca in città sembra gridare la necessità di essere rivisitato. Più cura ed attenzione dovrebbe essere dedicata all’immagine che Napoli dà al suo pubblico di visitatori, senza per questo dimenticare l’immensa importanza da riservare al rispetto per il decoro paesaggistico e naturale. Un amore per l’ambiente circostante che, anche se al momento sembra andare a braccetto con l’incuria e l'inquinamento, dovrebbe essere il comune denominatore di ogni grande città.

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