Terremoto a Napoli oggi, notte di paura nei Campi Flegrei: scossa magnitudo 4.0 e fuga dalle case

Panico a Bagnoli e Fuorigrotta: in tanti hanno dormito in auto

Gente in strada dopo il terremoto
Gente in strada dopo il terremoto
di Paolo Barbuto e Gennaro De Biase
Lunedì 2 Ottobre 2023, 23:36 - Ultimo agg. 3 Ottobre, 16:03
4 Minuti di Lettura

Una scossa fortissima. La seconda più forte registrata nelle ultime settimane che si è sentita distintamente in tutta la città. Sia nella zona collinare del Vomero che sul lungomare, a Posillipo e nelle aree del centro e a ridosso di piazza del Plebiscito. E, ovviamente, in tutta l’area del litorale da Pozzuoli a Bacoli sino ad Agnano e Fuorigrotta. Scatenando panico e psicosi e spingendo moltissime famiglie in strada. 

La scossa, lunga, e, secondo alcune testimonianze preceduta da un boato, è delle 22.08 di ieri sera. Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia il sisma registrato è stato di magnitudo 4.0 ed è avvenuto ai Campi Flegrei ad una profondità di circa 3 km. «L’evento più significativo, localizzato in prossimità di via V traversa Pisciarelli (a cavallo tra Napoli e Pozzuoli, ndr), si è prodotto alla profondità di 2.6 km, sempre con la stessa magnitudo», spiega il Municipio di Pozzuoli che ha invitato i cittadini a segnalare eventuali danni.

A ieri sera, infatti, a parte la paura non ne erano stati registrati. 

Stavolta però il panico si è scatenato in maniera massiccia tra Bagnoli e via Campi flegrei. Centinaia e centinaia di residenti si sono riversati in strada, dopo le 22, e sino a poco prima di mezzanotte: tutti presi dal panico. In particolare molte famiglie con bambini, ieri sera, hanno preferito dormire in macchina. Così come molti anziani che si chiedono, ad alta voce, perché non si sia visto né un mezzo, né qualcuno della Protezione civile. Uno scenario di poca rassicurazione che aumenta il senso di paura di chi ha preferito passare la notte fuori per sentirsi più al sicuro. Tanto, ieri notte, per molti di loro è stato impossibile prendere sonno. Mentre i centralini delle forze sono stati presi d’assalto da richieste di anziani rimasti soli in casa che chiedevano aiuto. 

«Abbiamo paura», sospira Manuela Esposito, residente a Bagnoli. E aggiunge: «Ci diano dei container dove farci dormire in tranquillità. I bambini sono nel panico: questa scena si ripete ormai quasi ogni notte. Ma stavolta la scossa è stata fortissima e la paura enorme». «Siamo sempre sul punto di scendere da casa - aggiunge Anna Schioppa - e non possiamo vivere in queste condizioni. Aspettiamo che qualcuno ci dia certezze». 

«Ci si è aperta una crepa nel soggiorno. Abito ad un piano alto vicino alla metro e il palazzo ha continuato ad oscillare per 20 secondi dopo la scossa. Ci siamo nascosti sotto al tavolo», aggiunge Chiara Della Noce che è ancora nel panico. 



Intanto l’emergenza Campi Flegrei è all’ordine del giorno in Regione Campania e, finalmente, anche al Comune di Napoli. I vertici convocati dal presidente Vincenzo De Luca si susseguono: ieri sul tavolo c’è stata la questione delle strutture sanitarie che devono essere capaci di affrontare, senza sbavature, un’eventuale emergenza. Alla riunione di Palazzo Santa Lucia hanno preso parte il capo della protezione civile regionale Italo Giulivo, il direttore generale della Sanità, Nino Postiglione e i direttori generali dell’Asl Napoli 1, 2 e 3, Ciro Verdoliva, Mario Iervolino e Giuseppe Russo. 

 

Sul fronte dell’impatto sulle strutture sanitarie è stato annunciato che, proseguendo nel solco tracciato a partire dal 2019 dalla Asl Napoli 2 Nord, nel prossimo fine settimana saranno tenuti specifici corsi di formazione e ulteriori simulazioni di evacuazione dagli ospedali di Giugliano e Frattamaggiore. Per gli ospedali di Pozzuoli, Procida e Torre del Greco sono invece previsti interventi di miglioramento delle strutture con gare per 30 milioni già aggiudicate. 

Video

Il capo della protezione civile regionale, dopo aver assicurato il contatto costante con gli organismi scientifici di controllo dell’Osservatorio Vesuviano ha chiarito che è stato già avviato un aggiornamento del piano di emergenza sulle infrastrutture viarie e sui trasporti.

Buone notizie invece anche dal Comune di Napoli che, dopo lunghe difficoltà, è finalmente riuscito a trovare qualcuno disposto a creare un «piano di esodo comunale per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei e delle attività connesse di informatizzazione, partecipazione e comunicazione, con contestuale aggiornamento del piano comunale di protezione civile».

© RIPRODUZIONE RISERVATA