L'inaugurazione resta fissata il prossimo 6 marzo - otto mesi più tardi dall'ultima volta - ma ha già fatto nuovamente capolino stamattina la Venere degli Stracci, l'opera di Michelangelo Pistoletto donata dall’artista alla città, che rimarrà esposta per quattro mesi dopo essere diventata un caso di cronaca nei mesi passati.
Il 12 luglio scorso, infatti, la precedente Venere era stata bruciata da un senza fissa dimora, un incendio doloso, un gesto apparentemente senza alcuna motivazione che aveva privato i napoletani dell'opera.
Quella di oggi è una Venere 2.0 - è stata realizzata con meteriale ignifugo, per la sua costruzione sono stati raccolti anche dei fondi (circa 22mila euro) grazie alle donazioni dei cittadini - che si affaccia nuovamente nel centro città: l'opera sarà installata ancora una volta a Piazza Municipio, tra Palazzo San Giacomo e il Maschio Angioino. Una Venere che porterà ancora avanti il suo messaggio: la bellezza del mondo che si scontra con il consumismo della comunità mondiale, simbolo della decadenza dei nostri tempi.
L’evento di inaugurazione del prossimo 6 marzo vedrà la presenza oltre che del sindaco Gaetano Manfredi anche quella dell’autore Michelangelo Pistoletto e Vincenzo Trione curatore del progetto “Napoli contemporanea”. La Venere resterà al suo posto per tre mesi.