Vaccino Covid a Napoli, apre il nuovo hub a Capodimonte: dal museo Madre alla Fagianeria

Vaccino Covid a Napoli, apre il nuovo hub a Capodimonte: dal museo Madre alla Fagianeria
di Ettore Mautone
Martedì 30 Marzo 2021, 09:00 - Ultimo agg. 31 Marzo, 09:26
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Dopo l'inaugurazione, sabato scorso, del punto vaccinale al Museo Madre, è ora la volta della Fagianeria del Real Bosco di Capodimonte: il nuovo Covid vaccine center della città apre i battenti giovedì. In fila, nei sette box allestiti grazie ai lavori delle ultime settimane, ci saranno i primi 500 care-giver, persone dedicate all'assistenza continua di malati non autosufficienti (allettati, affetti da demenza, non deambulanti, grandi anziani, colpiti da malattie degenerative). Sono circa 2 mila quelli già prenotati sulla piattaforma regionale Covid Sinfonia. E alla Stazione Marittima sono in allestimento altri 12 box per effettuare i vaccini. 

 

Da venerdì le immunizzazioni saliranno a 600 per poi proseguire nei successivi due giorni con 800 inoculazioni al giorno allargando il raggio alle altre categorie da vaccinare andando così a rodare una macchina che ha una potenzialità massima di 1.500 immunizzazioni al giorno. Nei frigoriferi di questo nuovo punto vaccinale ci sono sia i vaccini Astra Zeneca, sia alcune fiale di Pfizer (Moderna è invece riservato ai medici di famiglia) in quanto, in base alle insindacabili valutazioni dell'anamnesi e storia clinica dei cittadini in fila, se dovessero emergere particolari fragilità, si opterà per il farmaco prodotto dalla casa statunitense. Intanto anche oggi la Asl, come martedì scorso, riceverà 19 mila dosi di Pfizer che vanno ad aggiungersi a quelle di AstraZeneca in consegna che consentono di imprimere un decisivo cambio di passo sul numero di vaccinazioni in corso per over 80, fragili, disabili e ora appunto i care giver oltre che 70-79 enni. L'obiettivo è passare a regime dalle 3 mila somministrazioni al giorno di oggi a circa 20 mila a settimana, quota che assorbirebbe una consistente fetta delle 50 mila da raggiungere su scala regionale per centrare l'obiettivo fissato dal commissario nazionale Paolo Figliuolo. «Finora - avverte il manager della Asl Ciro Verdoliva - nonostante fossimo pronti da tempo, le forniture sono sempre state molto ridotte e poi, con lo scatto della seconda dose a 21 giorni, le consegne che ricevevamo andavano dedicate per la maggior parte a tale quota.

Come si vede, all'arrivo delle dosi necessarie, la macchina che abbiamo messo a punto ha finalmente benzina sufficiente per aumentare i giri del motore». Intanto ieri, per un'ora, si sono registrati disagi e una lunga coda alla Stazione marittima poi smaltita nel corso delle ore con mille 79enni vaccinati. Attualmente la Asl cittadina dei 38.259 over 80 prenotati e da vaccinare (27.779 deambulanti e 10.480 non deambulanti) ne ha vaccinati il 46 per cento con la prima dose e il 29 per cento con la seconda al 25 marzo. Dal 26 marzo a oggi ne sono stati immunizzati altri 5.700 e altri 5mila circa saranno chiamati a partire da domani in poi. I non deambulanti sono in corso di vaccinazione da parte dei medici di famiglia presso il proprio studio o a domicilio. 

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Sul fronte del personale scolastico dei 19.546 prenotati sono stati immunizzati pressoché tutti con la prima dose e circa il 15 per cento con la seconda. Chi manca ancora all'appello ha rinunciato mentre continuano ad arrivare adesioni tra i circa 15 mila che non hanno ancora deciso cosa fare. Per il personale delle Università si è arrivati al 90 per cento della prima dose e i circa 200 che mancano hanno rinunciato. Completata anche la vaccinazione con la prima dose delle forze dell'Ordine mentre i fragili, che sono in totale 7.100, per circa il 45 per cento sono stati immunizzati con la prima dose. Sono alle prime battute, infine, le inoculazioni per i 70-79enni (37.295 da vaccinare), i disabili (2.315) e i care giver (1.974) con 500 di questi ultimi convocati domani alla Fagianeria.

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