Napoli, in campo 175 primari: «Basta veleni, giusto il vaccino a De Luca»

Napoli, in campo 175 primari: «Basta veleni, giusto il vaccino a De Luca»
di Ettore Mautone
Sabato 2 Gennaio 2021, 11:27 - Ultimo agg. 3 Gennaio, 10:17
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In 175 tra medici, primari e dirigenti di Asl e ospedali della Campania esprimono pubblicamente solidarietà al presidente della Regione Vincenzo De Luca e puntano il dito su quelli che ritengono essere «ingenerosi e strumentali attacchi alla Sanità campana» dilagati in molti programmi di intrattenimento politico e di approfondimento giornalistico andati in onda sulle reti nazionali nel periodo delle feste e riverberati con accenti aggressivi sui social.

«La Campania in queste ultime settimane sta subendo una serie ormai quotidiana di aggressioni mediatiche. La Sanità viene spesso descritta allo sbando, priva di capacità organizzativa per affrontare la pandemia da Covid-19 e l'attività assistenziale ordinaria. Nulla di più falso». Così i camici bianchi, quasi tutti impegnati in prima linea nella guerra contro Covid-19 si esprimono nella lettera aperta firmata e indirizzata a media e giornali. La lettera è firmata dai dirigenti ospedalieri di Ospedale del Mare, Ospedale San Paolo, Pellegrini, Cardarelli, Monaldi, Cotugno, Cto, Santobono a Napoli, del Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, Ischia, Giugliano, Frattamaggiore, del San Giovanni di Dio e del Ruggi d'Aragona di Salerno, dell'Asl Salerno, del San di Benevento e dell'Ospedale di Avellino. Tra i firmatari figurano professionisti autorevoli di indiscusso valore clinico come Bruno Daniele, Ines Marano, Giuseppe Tortoriello, Vittorio Helzel, Bernardino Tuccillo, Giuseppe Catapano, solo per citarne alcuni dell'ospedale del mare. Così un'altra mezza dozzina al Cardarelli tra cui Maurizio De Palma, Maurizio Gargiulo, Antonio Franciosa proseguendo con il Santobono ma sono quelli al lavoro nell'Azienda dei Colli i più numerosi tra cui il responsabile del laboratorio Luigi Atripaldi, lo psichiatra Giuseppe Nardini, l'Immunologo Elio Manzillo, i primari Vincenzo Esposito, Rodolfo Punzi, Vincenzo Sangiovanni, Carolina Rescigno, Roberto Parrella, Costanza Sbreglia, Fiorentino Fragranza, Antonio Corcione, Giuseppe Fiorentino, Vincenzo Montesarchio e tanti altri.

Difficile citarli qui tutti. A sentirne alcuni c'è indignazione per le modalità violente con cui viene rappresentata la Sanità campana a fronte anche di primati nazionali riguardo agli esiti (la Campania detiene il record in Europa riguardo alla minore letalità per Covid).

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«ATTACCHI STRUMENTALI»
«Nessuno nasconde - prosegue il documento - criticità legate fisiologicamente alla svolta che è in atto e alla gravità della situazione pandemica generale contrastata però con grande efficacia in Campania come dimostrano tutti i numeri di esito nazionali e regionali. Basta leggerli, a fronte di attacchi politici che determinano incertezza e disorientamento nella pubblica opinione, spesso con notizie non vere e argomentazioni pretestuose. Una testimonianza diretta a rassicurare tutti i cittadini campani che si rivolgono agli ospedali e alle strutture sanitarie perché bisognosi di assistenza. «I nostri concittadini hanno potuto contare sempre su personale competente, disponibile sia sotto l'aspetto scientifico che umano». «Gli ospedali campani, in questi ultimi anni - aggiungono i medici - hanno implementato il loro modello organizzativo grazie all'impegno della Regione e dei direttori generali delle aziende, sia sul piano strutturale che tecnologico, assicurando elevati standard di qualità».


IL V-DAY
I dirigenti ospedalieri solidarizzano con il governatore anche per le critiche subite dopo essersi vaccinato nel V-day. Ha sollevato infatti molte polemiche la sua scelta di vaccinarsi al Cotugno, a favore di telecamere e flash, il 27 dicembre, giorno di sensibilizzazione celebrato in Europa. De Luca, hanno ripetuto i detrattori che hanno ritenuto impropria la sua sortita, avrebbe sottratto ai medici di prima linea una dose di vaccino. «Al presidente De Luca - concludono i dottori - va la nostra solidarietà per gli attacchi subiti proprio nel momento in cui si sta realizzando il riscatto della nostra sanità dopo anni di ritardi e di omissioni perpetrati durante la gestione commissariale conclusa proprio grazie all'impulso dato dall'amministrazione regionale e al contributo di tutto il personale che opera nella sanità campana» stigmatizzando «l'ingeneroso attacco subito dal presidente De Luca per aver guidato l'inizio del Vax day al Cotugno, luogo simbolo della lotta alla pandemia.

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