Quaranta giorni dopo la grande paura per la voragine, via Morghen recupera un briciolo di normalità, ma solo sul fronte della viabilità stradale.
Lavori conclusi e riapertura al traffico annunciata per oggi, però gli sfollati del condominio che è stato travolto dai detriti e dal fango, trascorreranno la Pasqua fuori casa perché non hanno ancora ottenuto il permesso per rientrare.
La promessa
Dopo un lungo periodo iniziale di inerzia e difficoltà, l'amministrazione locale, una ventina di giorni fa, ha dato il via agli interventi definitivi di ripristino dopo la voragine. Fin dal primo momento l'assessore di riferimento ha promesso che entro Pasqua la strada sarebbe stata riaperta.
Ieri è stato passato l'asfalto sull'ampia porzione di strada dove c'era la voragine. Il riempimento del vuoto ormai risale a due settimane fa, poi è stata la volta della sistemazione delle fognature che, dicono, è andata a buon fine. Niente più cubetti di porfido, per motivi di celerità delle operazioni: alle questioni burocratiche e ai permessi per modificare la strada, che rientra nell'ambito dell'area storica della città, si penserà dopo Pasqua. Recuperata la viabilità abituale, sarà cancellata anche la rivoluzione dei sensi di marcia che, dal 21 di febbraio, ha consentito di bypassare la chiusura di via Morghen, ripristinate anche le aree di sosta.
La rabbia
Non c'è normalità, invece, per i settanta sfollati che, dall'alba del 21 di febbraio, hanno dovuto abbandonare le loro case dell'edificio al numero 63 di via Morghen, che è stato travolto da detriti e fango dopo la voragine.
Per tornare sotto al loro tetto, gli sfollati devono presentare al Comune un certificato di eliminato pericolo che hanno dovuto procurarsi da soli e a spese loro. Quel certificato si può ottenere solo dopo che un tecnico ha verificato la solidità della struttura, sicché è stato necessario attendere lo svuotamento da fango e macerie nelle case travolte dalla voragine (operazione che è ancora in corso). Nel frattempo il tecnico ha certificato la solidità del palazzo, ma ha segnalato che la fognatura dell'edificio, che sfocia su via Solimena, è stata danneggiata. Così i residenti devono aspettare che quella fogna sia ripristinata prima di poter ottenere il placet ufficiale al rientro: «Nel frattempo la Abc ha accettato di partecipare alle spese di rimozione dei detriti - spiega l'avvocato Spina che tutela il condominio - dopo che i residenti hanno già versato più di centomila euro. È un buon segno».
L'avvocato conferma anche un'ulteriore difficoltà per gli sfollati: «Chi aveva trovato alloggio nel b&b è stato invitato ad andare via nei giorni di Pasqua. Le camere erano prenotate e molte persone di via Morghen sono state costrette a chiedere ospitalità presso parenti e amici dopo essere state sgomberate anche dai bed and breakfast. Una situazione veramente difficile».