Capri ha perso un altro dei suoi pezzi rari. Si è spenta Ausilia Veneruso, aveva 70 anni ma non li dimostrava, soprattutto quando si entusiasmava per un nuovo libro da pubblicare con la sua casa editrice, La Conchiglia.
In principio La Conchiglia fu solo una piccola libreria di via Parroco Canale, antica strada del centro storico isolano, aperta da Ausilia insieme al marito Riccardo Esposito. Poi venne la sede principale in via Le Botteghe, sempre nel cuore caprese, che divenne presto un punto di riferimento per la vita culturale non solo dei giovani locali ma anche di quei vacanzieri colti che frequentavano l'isola in ogni stagione dell'anno. E quello spazio stracolmo di volumi, man mano si caratterizzò con i libri su Capri di scrittori famosi, autori di quei racconti antichi racconti sulla storia dell'isola che erano ormai introvabili.
Dalla libreria alla casa editrice il passo fu breve, con Ausilia e Riccardo a curarne personalmente il catalogo che già nel 2009 contava oltre 200 titoli tra testi rari rieditati e autori di nicchia.
La storia della libreria si incrocia così con la storia dell'isola e dei suoi ospiti. Dal 1989 La Conchiglia, che aveva aperto i battenti qualche anno prima, cominciò ad essere conosciuta e apprezzata da quella schiera di intellettuali italiani e stranieri che frequentavano le sue quattro sedi in via Camerelle, via Le Botteghe, ad Anacapri e persino a Roma, tutte fornite di libri in cui è racchiusa la storia millenaria di Capri, un immenso scoglio di roccia dolomitica posato sul mare blu del golfo di Napoli. E, da editrice, Ausilia voleva continuare a raccontarne la dolce asprezza, senza però mai mettere da parte la sua passione civile e politica, a cominciare da una forte amicizia con Giorgio Napolitano sin dai tempi della militanza nel Pci.
Ausilia e Riccardo sceglievano i loro libri con passione, ne curavano le edizioni personalmente, prima di esporli nelle loro librerie, proponendoli ad un pubblico più interessato alla cultura, alla storia, alla grande bellezza che alla movida e alle taverne del turismo vip. Tra gli ultimi titoli pubblicati, a cui lei teneva molto, ci sono Capri come un mosaico di Ernesto Mazzetti, una carrellata di personaggi ormai scomparsi che hanno contribuito alla storia dell'isola, e Nino il sole di Roma e la luna di Capri, scritto da F.T. D'Ambrosìa, che narra la storia del giovane romano che visse con Fersen a Villa Lysis anni di passione prima che il barone chiudesse la sua vita con un plateale suicido: un grammo di cocaina sciolto in una coppa di champagne bevuta nella sala della fumerie d'oppio.
I capresi, gli amici, i tanti che hanno scoperto Capri grazie a lei saluteranno per sempre Ausilia venerdì alle 9 nell'ex Cattedrale di Santo Stefano in piazzetta.