Il Tesoro di San Gennaro accessibile e inclusivo:
«Ora è davvero di tutti»

Nascono la Mitra in 3D e la collana di San Gennaro tattile

Il Tesoro di San Gennaro accessibile e inclusivo: «Ora è davvero di tutti»
di Valentina Bonavolontà
Martedì 10 Ottobre 2023, 18:48
6 Minuti di Lettura

Il Tesoro di San Gennaro diventa sempre più prezioso, e, soprattutto, fruibile ad un pubblico più vasto ed eterogeneo. Di fatti, come si legge nell'atto fondativo, la Cappella sarebbe stata proprietà di tutti i cittadini di Napoli e da oggi, lo è anche di non vedenti, non udenti e disabili.

Da oggi il museo dedicato al Santo Patrono di Napoli si presenta al pubblico rinnovato negli allestimenti e nella fruizione, pronto a soddisfare le esigenze di tutti i visitatori per rispondere sempre più agli standard dei musei internazionali. Diventa uno spazio inclusivo con i nuovi strumenti dedicati all’accessibilità e all’accoglienza realizzati grazie al lavoro e all’impegno della società D’Uva, che da ottobre 2021 gestisce il museo su incarico della Deputazione, e ulteriormente ampliati grazie al supporto della Fondazione Deloitte e dei Fondi della Comunità Europea per la “Rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali nel Museo del Tesoro di San Gennaro”. 

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Pietro Piscitelli, Presidente Campania Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti, compie tutto il percorso, dal Paliotto del Vinacciala in versione 3D, alla Mitra gemmata in scala 1:1 e  i pannelli tattili touchstone per  riconoscere le forme della collana di San Gennaro, degli ostensori e degli altri doni dedicati al Santo Patrono; nella Real Cappella, grazie al contributo di Deloitte, sono state create la versione in 3D del dettaglio del Paliotto d’argento dell’Altare Maggiore di Gian Domenico Vinaccia, e la traduzione tattile a rilievo del dipinto olio su rame di Jusepe de Ribera. Il lavoro di riproduzione è stato realizzato da Art-Up, una compagine di aziende Sannite, che tramite la digitalizzazione delle opere ha creato modelli dettagliati e aderenti agli originali, con la supervisione scientifica del SAAD-Suor Orsola Benincasa (Servizio di Ateneo per le Attività degli studenti con Disabilità e DSA).  

Attraversando il museo si possono notare videoguide in LIS a cui si accede in completa autonomia, audiodescrizioni con testi realizzati ad hoc per facilitare la visita alle persone ipovedenti e cieche, accessibilità non soltanto come abbattimento delle barriere fisiche e cognitive ma anche linguistiche: “Un Tesoro di audioguida”,  si arricchisce di ulteriori 6 lingue (cinese, giapponese, coreano, ucraino, russo e portoghese,) in aggiunta a quelle già presenti (italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco e napoletano).

Un nuovo percorso dunque si affianca al suggestivo racconto tra voci e musica dedicato agli adulti: l’audioguida dedicata ai più piccoli, una speciale narrazione per permettere anche ai bambini di esplorare e conoscere la storia di San Gennaro e di uno dei tesori più preziosi al mondo, accompagnati dalle esilaranti interpretazioni di Patrizio Rispo e Nunzia Schiano.

A presentare le nuove iniziative del museo, questa mattina, martedì 10 ottobre, dopo i saluti di Vincenzo De Gregorio, Abate della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, sono intervenuti: Girolamo Carignani di Novoli, Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, Mariano Bruno, Senior Partner responsabile della sede di Napoli e consigliere di amministrazione della Fondazione Deloitte, Ilaria D’Uva, Amministratore di D’Uva s.r.l. e Francesca Ummarino, Direttrice del Museo del Tesoro di San Gennaro.

A seguire l’intervento di Pietro Piscitelli Presidente Campania Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti e in chiusura l’Assessore all’Istruzione del Comune di Napoli, Maura Striano.

Due anni di risultati eccellenti che registrano, dall’autunno 2021 all’autunno 2023 un incremento di visitatori del 70%, con un trend in costante crescita.

La rinnovata organizzazione è guidata da Ilaria D’Uva, amministratore di D’Uva s.r.l., un’azienda storica del settore culturale, che ha recentemente sviluppato un nuovo modo di intendere la valorizzazione dei musei. 

«Questi risultati sono il frutto di un incontro, anzi di un intreccio di incontri: quello fra la Deputazione e la mia azienda, che si sono intese subito sulla volontà di rendere l’offerta del Tesoro di San Gennaro sempre più ampia, inclusiva e contemporanea, e quello fra me, Francesca Ummarino e Laura Giusti, che ho proposto come direttrice e curatrice del Museo, così da formare un dream team capace di sviluppare la mia idea di valorizzazione museale».- dichiara Ilaria D’Uva amministratore di D’Uva s.r.l. - «C'è tutto un altro lavoro da fare sulla digitalizzazione e la multimedialità dei contenuti. I progetti in cantiere sono tanti, non li svelo per scaramanzia!»

Un Museo accogliente e accessibile grazie a una serie di interventi mirati per accompagnare tutti i visitatori alla scoperta del tesoro di Napoli:

Un lavoro di squadra impegna la Deputazione, D’Uva e l'intero team del museo, nella costruzione di una nuova identità culturale del Tesoro, con l’intento di diffondere la conoscenza del culto di San Gennaro e far conoscere un museo in continua evoluzione dove si intrecciano strategie di valorizzazione, attività di sviluppo e ricerca scientifica e dove si lavora costantemente a nuove iniziative culturali, artistiche e sociali. E soprattutto nell'obiettivo di tutelare il culto e custodirne il Tesoro. 

«Gli eccellenti risultati di questi ultimi due anni di attività ci spingono a proseguire con passione ed entusiasmo in un’opera di rilancio del museo». – afferma Girolamo Carignani di Novoli, Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro – «Siamo partiti con i giovanissimi con il progetto dedicato agli studenti dell’Istituto Statale A. Ristori del quartiere Forcella (che continuerà anche nel 2024), proseguiamo ora con le iniziative di accessibilità e l'eliminazione degli ostacoli per permettere a tutti di godere appieno delle meraviglie contenute nello scrigno della Cappella»

Il Tesoro di San Gennaro apre a tutti: due anni di cambiamenti con una rinnovata organizzazione che ha prodotto risultati straordinari e iniziative di accoglienza, inclusione e accessibilità per un Museo proiettato verso il futuro grazie agli investimenti di D’Uva, ai fondi della comunità europea e alla generosità della Fondazione Deloitte. 

«Fondazione Deloitte nasce oltre 7 anni fa per sviluppare e promuovere iniziative e progetti che abbiano un impatto positivo sulla società nei tre ambiti in cui ha scelto di impegnarsi: cultura, educazione, istruzione e ricerca ed emergenze». – afferma Mariano Bruno, Senior Partner responsabile della sede di Napoli e consigliere di amministrazione della Fondazione Deloitte – Valorizzare le eccellenze della città di Napoli significa sia promuovere l’accesso ai luoghi d’interesse artistico e culturale sia garantire percorsi educativi e orientamento al lavoro per le nuove generazioni». 

La grande novità sono indubbiamente le opere realizzate in 3D e i pannelli tattili, ma anche l'abbattimento di barriere fisiche e architettoniche, grazie all’inserimento di passamano in ferro, servoscala per accedere al museo e ai bagni, panchine lungo il percorso, scivoli per facilitare l’ingresso e la rimodulazione dei banchi di biglietteria per renderli idonei a più accoglienti, oltre a piantine di orientamento in ceramica, fari letismart, piccoli dispositivi che emanano dei suoni per facilitare il percorso e brochure in scrittura nerobraille in cui vengono descritte la Cappella e le Sacrestie. 

«Quando Ilaria D’Uva mi ha chiamato per dirmi che il museo aveva vinto il PNRR per l’accessibilità sono iniziati 6 mesi di grande entusiasmo e di preoccupazione: dovevamo investire i fondi stanziati dalla Comunità Europea in modo ponderato, utile e senza sprechi. – spiega Francesca Ummarino, direttrice del Museo del Tesoro di San Gennaro  – L'Unione Chiechi della Campania ci è stata molto vicina, ci ha aiutato in modo pratico, ma ci ha anche insegnato a usare le parole giuste, ci ha portato mano nella mano nei loro percorsi e nelle loro difficoltà».

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