Napoli, Università Parthenope e Fondazione Polis firmano protocollo su beni confiscati

Napoli, Università Parthenope e Fondazione Polis firmano protocollo su beni confiscati
Mercoledì 11 Maggio 2022, 19:54
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Dipartimento di giurisprudenza e laboratorio sui beni confiscati dell’Università Parthenope e Fondazione Polis insieme per incontrare gli studenti e firmare un protocollo d’intesa per la tutela ed il riutilizzo dei beni confiscati. Dopo i saluti del direttore del dipartimento Federico Alvino e del coordinatore del corso di studi Marco Esposito, l’accordo sottoscritto con la fondazione è stato presentato dalla professoressa Carla Pansini – direttore del Master in «Prevenzione dai rischi di infiltrazioni criminali nelle attività economiche, gestione, amministrazione e riutilizzo dei beni sequestrati e confiscati».

Ricordando l’onorevole Pio La Torre, la professoressa Pansini ha sottolineato l’importanza del riutilizzo dei beni confiscati e della firma del protocollo che è «frutto di un lungo lavoro ma è solo un punto di partenza per ragionare insieme su progetti concreti».

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«La Campania è la regione con il più alto numero di vittime innocenti in Italia - ha sottolineato il presidente della Fondazione Polis Enrico Tedesco - ed è la seconda regione d’Italia per numero di beni confiscati.

Questo protocollo è una porta aperta agli studenti, per far sì che possano venire a casa nostra ed aiutarci, collaborando insieme». L’incontro ha visto la partecipazione del presidente del Tribunale di Torre Annunziata Ernesto Aghina, di Emma Lorena - figlia di Pasquale Cappuccio, di Vincenzo Abate - presidente della Onlus ‘la forza del silenzio.»

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