Napoli, Sangiuliano al Mann: «L’Italia è una superpotenza culturale»

I Bronzi di San Casciano esposti da oggi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Napoli, Sangiuliano al MANN, «L’Italia è una superpotenza culturale»
Napoli, Sangiuliano al MANN, «L’Italia è una superpotenza culturale»
di Vincenzo Cimmino
Venerdì 16 Febbraio 2024, 15:47 - Ultimo agg. 20:50
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«L’Italia è una superpotenza culturale. Voglio comunicare la risultante della nostra grande storia. La Penisola, al centro del Mediterraneo, ha visto il sovrapporsi di tantissime civiltà e ciascuna di queste presenze ha lasciato qualcosa di significativo. Noi dobbiamo esserne all’altezza», è diretto Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura. Il suo arrivo a Napoli, la sua visita al Mann, coincidono con la presentazione alla stampa della mostra “Gli dei ritornano. I bronzi di San Casciano”, in programma all’Archeologico da oggi sino al 30 giugno 2024. In precedenza, i reperti erano stati esposti a Roma.

A Napoli verranno messi in mostra pezzi che non era stato possibile esporre nella capitale. Tra questi l’Orante femminile. Quella dei Bronzi è una storia affascinante. Un vero unicum archeologico. Oltre venti statue di bronzo, cinquemila monete in metalli preziosi, ex voto e altri oggetti. Tutti ritrovati in grandissimo stato di conservazione. Un ritrovamento che permette di riscrivere la storia della statuaria etrusco-romana.

Per l’allestimento della mostra sono state usate sale recentemente restaurate e non ancora utilizzate.

Si è già anche pensato al rientro dei pezzi. Tornati a San Casciano verranno collocati in un palazzo recentemente acquistato dal Ministero e che svolgerà la funzione di museo con mostra permanente.

«I Bronzi di San Casciano, esposti da oggi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, – continua il Ministro – offrono alla nostra comunità un frammento di storia sepolta e anche l’emozione di questa scoperta, definita dagli esperti una delle più rilevanti degli ultimi tempi. Si tratta di uno scavo giovane, siamo certi che le ricerche condotte dal Ministero della Cultura, con il coinvolgimento di tanti atenei, coordinati dall’Università per Stranieri di Siena, ci regalerà nel prossimo futuro molte nuove scoperte. Abbiamo già proceduto all’acquisto di un palazzo cinquecentesco nel centro storico di San Casciano e ciò renderà possibile presto l’apertura di un museo che diventerà la nuova casa di questi reperti».

I Bronzi, di eccezionale importanza, sono stati ritrovati nella grande vasca sacra della sorgente termale del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena. Paradossalmente la loro collocazione, in acqua termale, è stata di grande aiuto. Questo tipo di acqua dolce, grazie a una naturale carenza di ossigeno, rallenta la corrosione dei metalli.

L’elevatissimo stato di conservazione delle statue all’interno dell’acqua calda della sorgente ha permesso di preservare addirittura le meravigliose iscrizioni in etrusco e latino. La maggior parte di questi capolavori si data tra il III secolo a.C. e il I secolo d.C., un periodo di grandi cambiamenti e trasformazioni nella Toscana antica.

«La ferma volontà di mantenere il legame inscindibile delle scoperte con il territorio – conclude Sangiuliano – è parte costitutiva del progetto di valorizzazione dell’identità delle nostre comunità locali. I musei sono punti cardinali della nostra identità e memoria. La mostra al MANN, fra i più importanti musei archeologici al mondo, testimonia l’importanza per il Ministero della Cultura di questo progetto e ribadisce come il patrimonio sia di tutti».

«I Bronzi di San Casciano sono da oggi ospitati nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli nei nuovi spazi espositivi, – commenta Massimo Osanna, Direttore generale Musei del MiC – che per la prima volta aprono le porte al pubblico. La scelta non è casuale: non sono solamente dei capolavori dell’antichità ad essere in mostra al MANN, ma il risultato di un percorso di scavo in corso, dove statue in bronzo – ed è una circostanza rarissima – sono restituite nel loro contesto, raccordando le storie di un centro antico di ritualità e culto, che dal III secolo a.C. al V secolo d.C. fece dell’acqua termale il suo fulcro.  Così il racconto dello scavo del santuario, che fu etrusco prima e romano poi, si snoda nelle nuove sale espositive come un viaggio nel paesaggio delle acque sacre che è al contempo un viaggio nella ricerca. Il percorso dei Bronzi di San Casciano dei Bagni è infatti il frutto della collaborazione tra Musei italiani, Università, enti locali in cui si mette in atto quella valorizzazione immediata dei risultati degli studi in corso che dovrebbe essere il fine ultimo di tutti i progetti di archeologia». 

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«Sono orgogliosa che il progetto di San Casciano dei Bagni oggi venga ospitato a Napoli, – dichiara Agnese Carletti, sindaca di San Casciano – all'interno delle prestigiose sale del Museo Archeologico Nazionale. Tra l'altro la mostra si arricchisce anche di nuovi reperti provenienti dallo scavo appena concluso, segno di un'attività che prosegue, grazie alla sinergia con l'Università per Stranieri di Siena e il Ministero della Cultura, e che è ancora in grado di stupirci. E, parafrasando il titolo della mostra, siamo anche felici di sapere che presto i nostri Dei ritorneranno a San Casciano».

Presenti all’evento, oltre al Ministro della Cultura, anche Massimo Osanna, Direttore generale dei Musei del Ministero della Cultura, Luigi La Rocca, Direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Mic, Agnese Carletti, Sindaca di san Casciano ai Bagni, e Jacopo Tabolli, Coordinatore scientifico dello scavo – Università per Stranieri di Siena. Molte anche le autorità civili.

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