«Il libro come cura» arriva a Napoli, il progetto in 50 nidi

La Fondazione De Agostini metterà a disposizione dei nidi 325 albi illustrati

Maura Striano, Assessore all’Istruzione e alla Famiglia
Maura Striano, Assessore all’Istruzione e alla Famiglia
di Vincenzo Cimmino
Giovedì 15 Febbraio 2024, 18:36
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Partire dai libri illustrati per dare voce alla sensibilità dei più piccoli e facilitare la relazione con l’adulto. È il progetto “Il libro come cura”, nato dalla collaborazione tra il Comune di Napoli e la Fondazione De Agostini, che mette in primo piano il bambino e le sue emozioni.

Tutto ciò sarà reso possibile attraverso una formazione specifica delle educatrici e degli educatori dei nidi e delle scuole d’infanzia. Il progetto “Il libro come cura” avrà una durata biennale, parte quest’anno, il 2024, per terminare nel 2025. Saranno coinvolti 50 asili nido di 10 diverse municipalità, 200 educatrici ed educatori, i bambini e le bambine, e le famiglie del territorio.

«Questo è un programma della Fondazione De Agostini, con la quale abbiamo iniziato a interagire pochi mesi fa, – dichiara Maura Striano, Assessore all’Istruzione e alla Famiglia – condividendo la nostra iniziativa di portare la lettura all’interno dei nidi.

Questo progetto ha incontrato il nostro favore perché rispondeva ad uno scopo educativo che noi avevamo in mente, quello di accompagnare i bambini e le famiglie in un percorso di crescita che fosse focalizzato su tutte le dimensioni della crescita dei bambini. La Fondazione ha tenuto molto che “Il libro come cura” fosse realizzato a Napoli come prima realtà del Sud».

La Fondazione De Agostini metterà a disposizione dei nidi 325 albi illustrati accuratamente selezionati da esperti. I temi scelti per l’edizione del 2024 sono accoglienza, cambiamento, rabbia e separazione. La formazione degli operatori dei nidi è già partita attraverso incontri online con formatrici esperte nei processi dell’età evolutiva.

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Il percorso di formazione, condotto da Claudia Maspero, psicoterapeuta dell’età evolutiva, e da Analia Setton, pedagogista, prevede 5 incontri con le educatrici e gli educatori, divisi in gruppo, e calendarizzati da gennaio ad aprile 2024.

«Il progetto consiste nella formazione delle nostre educatrici e dei nostri educatori e nell’attivazione di una serie di letture condivise a partire da materiali che saranno regalati dalla Fondazione De Agostini. – spiega l’Assessore –. Saranno albi illustrati che intercettano i bisogni educativi dei bambini, focalizzati su delle esperienze che i bambini hanno necessità di elaborare. Siamo partiti a gennaio con la formazione online e successivamente partiremo con la formazione all’interno dei nidi».

Hanno aderito 50 dei 66 nidi in gestione diretta e indiretta del Comune di Napoli. Tutto il territorio della città è interessato da questa iniziativa che si muove all’interno dello scenario “Napoli città che legge”. La lettura a partire dai nidi come mezzo di educazione e sviluppo. Saranno poi attivati dei punti lettura negli stessi nidi. Questo grazie anche a dei fondi regionali.

«Immaginiamo che nei prossimi anni potremmo attivare un punto lettura in ciascun nido. – conclude Maura Striano – Questa iniziativa è molto importante. La lettura ad alta voce per i bambini, che non sanno leggere, serve loro per familiarizzare con i libri, con le parole. La lettura è uno strumento potentissimo. Attraverso essa possiamo accompagnare i bambini in una crescita a tutto tondo».

«Siamo orgogliosi che questo progetto sia arrivato a Napoli, – commenta Chiara Boroli, Presidente della Fondazione De Agostini – una città dove Fondazione De Agostini ha già all’attivo diversi interventi. Questo progetto pensato per i più piccoli ha l’obiettivo di aiutarli a esprimere attraverso il racconto il loro mondo interiore. L'educazione all'affettività è per noi un tema centrale per aiutare bimbi e bimbe a conoscersi e riconoscersi nelle relazioni tra pari e con gli adulti. Desidero ringraziare in particolare l’Assessore Maura Striano e il Comune di Napoli per la sensibilità mostrata verso questo progetto e per la collaborazione che ci vedrà lavorare fianco a fianco per il prossimo biennio».

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