Totò maschera Unesco: «Il Principe candidato»

Al via la raccolta firme

Un film di Totò
Un film di Totò
di Nadia Verdile
Mercoledì 21 Giugno 2023, 09:28 - Ultimo agg. 22 Giugno, 07:33
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Totò, il principe Antonio de Curtis, oggi pomeriggio sarà candidato come "Grande Maschera" al patrimonio culturale immateriale dell'Unesco. Dopo l'arte del pizzaiuolo napoletano e la candidatura della maschera di Pulcinella, il cui iter iniziato nel 2016 è ancora in corso, parte, per un altro pezzo del cuore di Napoli, questa nuova candidatura.

L'iniziativa è dell'associazione Amici di Totò... a prescindere! che al Real Sito di Carditello, alle 16.30, presenterà la candidatura.

La raccolta firme che inizia oggi pomeriggio è inserita nella manifestazione "La parola incontra la luce". È una proposta inconsueta poiché riguarda direttamente una persona ma al contempo è indicata nella sua dimensione di "maschera", interprete della più varia e sublime arte della recitazione. Tenere viva la memoria del mago della risata, della maschera buffa e profonda per antonomasia, anche il quella parte di popolazione che per ragioni anagrafiche ha avuto meno possibilità di incontrare il genio dell'attore napoletano è l'obiettivo della candidatura e al contempo anche un riconoscimento al valore culturale e sociale che nei decenni Totò ha rappresentato per generazioni non solo di italiani.

Totò fu e resta un istrione, un uomo poliedrico in cui ribolliva il sacro furore del palcoscenico e che nel cinema fu astro fulgente. Seppe coniugare la parola recitata in tutte le dimensioni, fu cabarettista, attore, doppiatore, sceneggiatore, fu poeta e compositore di canzoni rimaste nella storia di ciascuno di noi. Come non ricordare Malafemmena, Core analfabeta, Con te, Nemica, Uocchie ca me parlate, diventati cavalli di battaglia delle voci più belle di Napoli.

Oggi pomeriggio inizia la prima raccolta firme. Il tragitto da percorrere sarà lungo e pieno di inciampi burocratici ma l'obiettivo è ambizioso. Il patrimonio culturale, come viene sottolineato sul sito dell'Unesco, non è solo monumenti e collezioni di oggetti ma anche tutte le tradizioni vive trasmesse dai nostri antenati: espressioni orali, incluso il linguaggio, arti dello spettacolo, pratiche sociali, riti e feste, conoscenza e pratiche concernenti la natura e l'universo, artigianato tradizionale. Questo patrimonio culturale immateriale è fondamentale nel mantenimento della diversità culturale di fronte alla globalizzazione e la sua comprensione aiuta il dialogo interculturale e incoraggia il rispetto reciproco dei diversi modi di vivere.

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La sua importanza non risiede nella manifestazione culturale in sé, bensì nella ricchezza di conoscenza e competenze che vengono trasmesse da una generazione all'altra. Ed è proprio a questa ricchezza che fanno appello i membri dell'associazione che si è fatta proponente della candidatura. Nata nel 2002, l'associazione ha come obiettivi fondamentali la promozione sociale e l'impegno per aggiungere qualità alla vita in tutti i settori. Ne è stata presidente onoraria, fino alla sua morte lo scorso anno, la figlia di Totò, Liliana de Curtis. Tenere alta l'attenzione su uno degli artisti più grandi del 900 è il primo obiettivo dell'associazione presieduta da Alberto De Marco.

L'evento di oggi pomeriggio prevede, a latere, la presentazione della silloge poetica "Gocce di rugiada" e del romanzo "Oltre quel muro il cielo" dello scrittore e poeta Roberto Lasco e la mostra di pittura dell'artista internazionale Pietra Barrasso.

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