Base popolare, De Mita jr: «Niente nostalgia della Dc»

A settembre la grande kermesse a Marina di Grosseto

Giuseppe De Mita
Giuseppe De Mita
di Adolfo Pappalardo
Giovedì 20 Luglio 2023, 08:00 - Ultimo agg. 21 Luglio, 07:58
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«Nessuna operazione nostalgia anzi guardiamo con fastidio le iniziative messe in campo in questi anni da alcuni ex dc», si affretta a chiarire subito Giuseppe De Mita a margine della nascita di Base popolare, movimento politico battezzato ieri. E infatti dietro non ci sono centristi o orfani della Dc ma storie politiche che provengono anche da altrove. «Base Popolare è una speranza e una palestra. Speranza di rinascita della politica che si è inaridita fino a diventare puro esercizio del potere lontano dalla vita reale. Palestra perché il suo scopo è aprirsi a tutti coloro che vorranno allenarsi con impegno e fatica per diventare i protagonisti di domani. Questa palestra punta quindi su volti nuovi e conta sull'esperienza di alcuni allenatori con una solida cultura politica, che resteranno dietro le quinte», spiega in un video Dante Monda, docente di filosofia in un liceo lombardo e cresciuto nell'associazionismo cattolico, scelto come volto del nuovo gruppo politico. E gli allenatori di cui parla sono, nella maggior parte, politici di lungo corso. Come Marco Follini, Gaetano Quagliariello (cresciuto nel partito Radicale prima di approdare nel centrodestra berlusconiano), Mario Mauro, Giuseppe De Mita, ex deputato e nipote dell'ex segretario dc Ciriaco, l'ex presidente della Provincia di Trento Lorenzo Dellai e l'ex governatore delle Marche Gian Mario Spacca.

Per ora nessun organismo formalizzato, in attesa di raccogliere ancora adesioni durante l'estate e presentarsi ufficialmente con una kermesse a Marina di Grosseto (22-24 settembre). «Le due dimensioni cui Base Popolare guarda come a luoghi fondamentali del suo percorso sono i territori e l'Europa.

Da un lato le autonomie locali che sono comunità umane uniche e irripetibili, non certo mera declinazione dello stato centrale; dall'altro lato, l'Europa perché, in sintesi, non c'è futuro per nessuno senza Europa, sempre che diventi un'Europa politica vera, in grado di proseguire il processo di rinnovamento», sintetizzano i fondatori. L'unica cosa certa è che Base Popolare non è l'ennesimo rassemblement che ha il sogno di resuscitare la ex balena bianca.

«Nessuna operazione nostalgia e anzi guardiamo con fastidio a tutte le iniziative messe in campo dagli ex dc. Sarebbe una mera operazione del passato mentre la gente vuole il futuro», spiega l'ex parlamentare Giuseppe De Mita che smentisce anche qualsiasi ambizione o progetto di creare l'ennesimo gruppo parlamentare centrista per spostarsi tra maggioranza e opposizione a seconda della bisogna.
«Siamo assolutamente fuori dalle dinamiche e dalle logiche di operazioni tattiche per mettere insieme pezzi di classi dirigenti e poi chiedere qualcosa», aggiunge De Mita. «Serve anzitutto una rappresentanza ma prima occorre una base sociale: vogliamo parlare a mondi che non hanno più rappresentanza nelle attuali forze politiche», aggiunge. Ma non sarà che il campo centrista rischia di diventare troppo affollato? «Oggettivamente c'è questo rischio - conclude - ma qui non si fanno operazioni tattiche come quelle di Azione o Italia Viva. Loro occupano spazi ma senza rappresentare nessuno se non loro stessi. Il nostro obiettivo invece è partire dal basso unendo più generazioni». 

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