Caivano, De Luca: «Le case popolari assegnate dalla camorra»

Il governatore: vediamo se riusciamo a fare passi avanti concreti al Parco Verde

L'incontro tra Meloni e De Luca dopo la visita del premier a Caivano
L'incontro tra Meloni e De Luca dopo la visita del premier a Caivano
Venerdì 1 Settembre 2023, 16:40 - Ultimo agg. 23:44
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«Ora vediamo se riusciamo stavolta a fare passi avanti concreti al Parco Verde. È certo che ancora oggi lo Stato non c'è a Caivano». Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, su Facebook.

«Ho segnalato - ha detto De Luca riferendosi all'incontro di ieri con la premier Meloni dopo la visita del Governo al Parco Verde di Caivano - che la maggioranza degli occupanti di alloggi di Caivano sono abusivi. Molte case sono state liberate ultimamente e la nuova assegnazione è stata decisa dalla camorra. C'è bisogno di risolvere questo problema, altrimenti ancora una volta facciamo propaganda».

De Luca ha riferito anche di aver «avuto la segnalazione di 100 famiglie che abitano regolarmente in locali popolari e si è pensato di realizzare spazi sociali alla base di quei palazzi, con uso di sanitari, assistenti sociali e di volontariato. Ma su questo ricordo che serve prima di tutto la sicurezza, possiamo fare anche un centro ascolto degli psicologi ma nessuno ci andrebbe senza sicurezza nel Parco Verde. Su questo finora ringrazio la caserma dei carabinieri, perché c'è stata un'insistenza dell'assessore regionale Morcone negli ultimi anni per aprire la stazione dei carabinieri. Oggi ringrazio il capitano Cavallo e i carabinieri ma è evidente che devono coprire anche altri 4-5 territori vicini e quindi non basta. Servono carabinieri, polizia ed esercito in strada 24 ore su 24».

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De Luca ha sottolineato che «in questi anni - ha detto - la Regione ha fatto una supplenza anche senza avere competenza diretta sulla sicurezza e su interventi sociali e di scuola.

Abbiamo cercato di essere presenti, realizzando due impianti sportivi e dandoli ad associazioni, abbiamo finanziato 4 scuole di Caivano per scuola viva, voucher sportivi a 350 ragazzi, abbiamo stanziato 8 milioni di euro per assistenti sociali. Erano programmati 42 assistenti sociali, ma il Comune di Caivano ha solo 3 assistenti sociali. Scontiamo purtroppo che i Comuni sono disastrati o sciolti, come Caivano, sciolto tre anni fa per un problema camorristico, poi elezioni e poi sciolto di nuovo ad agosto. Non si sa con chi parlare».

«Quanto avvenuto a Caivano è odioso come quello che è avveuto in Sicilia. Sono indignato per il branco di animali che hanno violentato una ragazza. Parliamo di 7-8 ragazzi che sono bestie, che devono vergognarsi di dirsi uomini, anzi mezzi uomini» ha proseguito il presidente. «A Caivano - ha detto De Luca - sono stati adottati dai ragazzi modelli visti in tv negli ultimi 10 anni in serie sulla camorra. E in generale veniamo da un mese di agosto che in tutta Italia abbiamo registrato con episodi sconvolgenti di cronaca. Parlo della vicenda dei 5 operai morti sulla linea ferroviaria a Torino, delle violenze sessuali di gruppo, dell'omicidio da parte di un ragazzo di 16 anni a Napoli di un giovane musicista dell'orchestra di Scarlatti ucciso per problema di parcheggio. Immagini che hanno tolto serenità, che creano per tutti clima pesante. Lo dico rivolgendo oggi un augurio di buon lavoro ai tanti docenti e personale scolastico che riprendono a breve l'attivtà a pieno regime in quartieri difficili e a rischio. Anche per questo nell'incontro con Meloni ho chiesto a lei due impegni: il dimensionamento scolastico, in una Regione in cui la Scuola Viva funziona come la Campania, e poi di sbloccare gli Fsc bloccati da un anno, altrimenti noi Regione faremo fatica di dare una mano ai comuni per le opere». 

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