Antonio Tajani ringrazia «Napoli e la Campania per il risultato elettorale ottenuto» e indica le priorità del nuovo Parlamento: «Daremo risposte concrete contro gli abbattimenti e caro bollette». Il vicepresidente e coordinatore nazionale di Forza Italia torna all'ombra del Vesuvio per riabbracciare gli eletti alla Camera e al Senato, i simpatizzanti e gli elettori forzisti. Ieri sera a Riserva Rooftop in via Manzoni erano in tanti, nonostante la concomitanza della partita degli altri azzurri, quelli del Napoli, che sono riusciti a portare a casa la vittoria contro la Cremonese. «Presidente deve tornare a Napoli più spesso», scherza uno dei presenti. Uno stop-and-go quello di Tajani, che è riuscito a ritagliarsi un pomeriggio partenopeo lasciando le stanze di Montecitorio per qualche ora. È lì che si sta decidendo il futuro del nuovo esecutivo targato Giorgia Meloni.
Il coordinatore nazionale dei forzisti - che è in corsa per un ministero di peso - rivolgendosi ai suoi sottolinea. «Forza Italia oggi è determinante per la formazione del Governo e per la sua tenuta. Questo da un punto di vista politico è un fatto di grande rilievo. Abbiamo eletto una squadra di parlamentari che faranno bene, ci sono anche amici come Marta Fascina, candidati in questo territorio ma eletti in uninominali fuori regione, che rappresenteranno sempre questa terra. Oltretutto Marta è napoletana». Al fianco del vice di Silvio Berlusconi c'è il coordinatore regionale, da qualche giorno capo delegazione di Fi al parlamento europeo, Fulvio Martusciello. All'incontro tra eletti ed elettori anche la capogruppo regionale Annarita Patriarca, Tullio Ferrante e Francesco Rubano (alla Camera), e Franco Silvestro (al Senato). «Grazie a tutti quelli che ci hanno messo la faccia, si sono impegnati e hanno contribuito al successo di forza - rimarca Tajani -. Se non aveste dato il massimo non avremmo ottenuto un risultato importante come questo». Basti pensare al fatto che il partito a Napoli ha ottenuto due punti oltre la media nazionale, motivo per il quale si sta puntando ad ottenere rappresentatività nel nuovo esecutivo, dove nel valzer di nomine fanno gola non solo i posti di Governo, ma anche quelli di sottogoverno.
Poi Tajani mette in fila alcuni punti segnati in rosso sull'agenda del prossimo Parlamento: «Abbiamo incontrato le famiglie alle quali vogliono abbattere le case.
I tempi? «Si farà in fretta e tutto nell'interesse dell'Italia». Spostando l'obiettivo sul futuro dice: «Non sarà facile c'è una grande sfida di fronte a noi. Non ci dimenticheremo dei napoletani e dei campani che ci hanno dato fiducia e si sono impegnati nell'ultima campagna elettorale. Dobbiamo guardare con fiducia al futuro. Noi ce la metteremo tutta. Daremo il massimo di noi stessi». La parola passa all'unico eletto a Napoli al Senato, Franco Silvestro: «Vogliamo essere il partito popolare della Campania. Aprire Fi a tutti i moderati, basta essere autoreferenziali. Abbiamo dato vita ad un nuovo corso». Infine la neo deputata Patriarca: «Sentiamo il carico della responsabilità di rappresentare un partito che in Campania è diventato punto di riferimento dei moderati». Arriva poi la torta con un monito che suona come un auspicio: «Fi Campania, una storia bellissima è appena cominciata».