Potrebbe essere la volta buona. La prossima settimana il magistrato Catello Maresca - a quanto trapela - potrebbe ufficializzare la sua candidatura a sindaco. Una volta ricevuto il via libera del Csm in merito alla richiesta di aspettativa, il Sostituto procuratore tra mercoledì e giovedì prossimi sarebbe nelle condizioni di muovere il primo passo formale passando dalla campagna d'ascolto a quella propriamente elettorale. Per i primi di giugno, dovrebbero svolgersi anche i primi eventi pubblici. Il condizionale è d'obbligo perché già in passato Maresca è parso vicino alla discesa in campo e poi ha traccheggiato. Ne è trascorso infatti di tempo da quel 13 dicembre del 2020 in cui diede la disponibilità a spendersi per la città con un progetto civico. Sulla natura del percorso c'è ancora un equilibrio tutto da costruire. Non ci sarebbero veti da parte sua sui simboli dei partiti, ma se Forza Italia e Lega sembrano aprire anche alla possibilità di rinunciarvi a condizione che non vi siano poi liste considerate civetta come Azzurri per Napoli', Fratelli d'Italia non ne ha alcuna intenzione. Spetterà soltanto a lui stabilire il discrimine oltre cui non andare. Lunedì è in programma il vertice dei leader nazionali del centrodestra sulle grandi città, ma su Napoli vi sarà un'accelerazione indipendente da Roma e Milano dove non si è ancora chiuso il cerchio.
GLI INCONTRI
Proseguono intanto gli incontri informali di Maresca con operatori commerciali, mondo del volontariato, rappresentanti dell'associazionismo ma anche singoli esponenti politici di lungo corso della Prima Repubblica e quelli recentemente vicini al sindaco de Magistris come Francesco Chirico e Alessandro Nardi.
IL CASO
Proprio nel cuore dei partiti si è registrata l'ennesima guerra dopo la pace siglata poche settimane fa con i nuovi assetti interni tanto attesi. Ad aizzarla, è stato l'eurodeputato di Fi Aldo Patriciello, deluso perché a Benevento non è stato nominato coordinatore provinciale un suo fedelissimo, l'ex assessore regionale Vittorio Fucci. «Dopo le recenti nomine del coordinatore regionale di Forza Italia in Campania credo sia arrivato il momento di dire con chiarezza che la gestione portata avanti dal senatore De Siano non ha nulla a che vedere con la democrazia e il confronto interno», ha sbottato Patriciello che alle regionali si era avvicinato a Italia Viva ed ora ha etichettato come patriarcale la gestione De Siano. Ha provato a mettere pace, il capo dell'opposizione Stefano Caldoro. «L'obiettivo di tutti è quello di realizzare un percorso unitario nella riorganizzazione di Forza Italia evitando ogni scontro interno: Patriciello ha posto problemi di merito e metodo da affrontare e risolvere subito».