I rivali Conte e Di Maio ora
si sfidano tra i vicoli di Napoli

I rivali Conte e Di Maio ora si sfidano tra i vicoli di Napoli
di Dario De Martino
Domenica 4 Settembre 2022, 10:14 - Ultimo agg. 17:27
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Due chilometri, meno di mezz'ora di cammino. Questa la distanza che separava ieri Giuseppe Conte e Luigi Di Maio intorno alle 13. Il primo mangiava una pizza fritta passeggiando in via Tribunali, il secondo si tratteneva nella trattoria piazzetta Sant'Anna ai quartieri Spagnoli. Un tempo alleati, poi rivali all'interno del Movimento ed infine su campi diversi alle elezioni: l'ex premier alla guida del Movimento 5 Stelle, il ministro degli Esteri in campo con il suo Impegno civico nella coalizione di centrosinistra. I due, entrambi candidati in Campania, ieri hanno scelto i vicoli della città per il primo week-end di settembre di campagna elettorale.

Il leader dei pentastellati ha puntato su San Gregorio Armeno, quello di Impegno civico sulla Pignasecca. La sfida dei vicoli la vince Conte: i fan del Movimento si sono mischiati ai turisti per un vero bagno di folla che ha travolto l'ex premier nella sua passeggiata tra selfie e cori di sostegno. Anche per Di Maio tante strette di mano e fotografie, ma il tour del ministro è stato meno scenografico. Il numero uno della Farnesina, infatti, ha puntato tutto sul caro-bollette. Due tappe in due locali napoletani tartassati dai costi troppo elevati per le utenze: la già citata trattoria Sant'Anna e la pescheria azzurra alla Pignasecca. Più lunga la giornata di Conte. Dopo la passeggiata tra le botteghe di San Gregorio, l'ex premier è andato a Barra a visitare la cooperativa Il tappeto di Iqbal per spostarsi poi ad Acciaroli e infine a Salerno. I due non si sono mai incontrati, ma un piccolo botta e risposta a distanza c'è stato. «Il Movimento è stato un po' emarginato dal dibattito politico. Ma grazie a Dio questo è il momento della verità, decidono i cittadini. Credo che ancora una volta il Movimento sarà la sorpresa delle prossime elezioni», le parole di Conte. «Lo dicono tutti, ognuno sta dicendo che sarà lui o lei la sorpresa», la replica di Di Maio. E a chi prova a pungolarlo, parlando di bagno di folla per Conte, il ministro degli Esteri risponde insistendo sul caro bollette: «La mia visita era legata agli incontri con gli imprenditori. Queste persone chiedono solo una cosa, di intervenire. Io come membro del Governo ho il dovere di farlo il prima possibile. Oggi chi parla in campagna elettorale di altri temi oltre quello delle bollette rischia di sembrare su Marte». Gli imprenditori incontrati da Di Maio mostrano al ministro e alle telecamere delle tv le bollette lievitate in maniera esponenziale e il ministro lancia una proposta: «Dobbiamo usare tutti gli extra incassi dello Stato per aiutare le imprese. Dobbiamo fare un decreto legge per intervenire dicendo che le bollette elettriche delle imprese italiane vengono decurtate dell'80% del prezzo e i soldi ce li mette lo Stato». Conte, invece, si sofferma molto sulla città. «Napoli non è solo reddito di cittadinanza, smettiamo di restituire immagini da cartolina», dice appena arrivato in città.

L'ex premier ha percorso a piedi via dei Tribunali fino alla chiesa di San Gaetano. Nel breve tratto di strada molte pizzerie gli hanno offerto pizze e crocché. Poi tra i cori di sostegno è entrato in via San Gregorio Armeno. Qui ha fatto una foto con la maschera di pulcinella, ha ricevuto in dono un corno dalla bottega Ferrigno e una statuina da Di Virgilio. Con i maestri del presepe c'è un rapporto speciale. In via Grande Archivio, davanti ad un edificio abbandonato, si è intrattenuto a parlare con Vincenzo Capuano dell'omonima bottega che ha spiegato all'ex premier il progetto di realizzazione di un laboratorio per insegnare la tradizione presepiale ai giovani di Napoli utilizzando proprio la struttura lasciata nell'abbandono. Infine la tappa a Barra, nella sede della cooperativa Il tappeto di Iqbal, che si occupa di recupero dei ragazzi. «Serve una scossa per i giovani - ha detto Conte ai ragazzi - i politici devono ascoltare e dare soluzioni.

Io sono qui per questo. Resistete alle pressioni esterne, è il momento del riscatto».

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